In data 10 maggio 2017, il Senato ha approvato lo Statuto dei Lavoratori Autonomi,  ribattezzato amichevolmente lo Statuto della Partita Iva

Con 158 voti favorevoli, 9 contrari e 45 astenuti, il Senato ha definitivamente approvato il disegno di legge n. 2233-B recante le “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”.

Statuto della partita iva: testo e punti importanti

Di seguito riportiamo l’introduzione dello statuto e analizziamo i punti più importanti per imprenditori e lavoratori autonomi.

“Il provvedimento, strutturato in 26 articoli, si compone di due insiemi di norme, volte, da un lato, ad introdurre un sistema di interventi teso ad assicurare un rafforzamento delle tutele sul piano economico e sociale per i lavoratori autonomi che svolgono la loro attività in forma non imprenditoriale (capo 1) e, dall’altro, a sviluppare, all’interno dei rapporti di lavoro subordinato, modalità flessibili di esecuzione delle prestazioni lavorative, allo scopo di promuovere la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro (capo 2)”.

Analizziamo nello specifico alcuni degli articoli che più impattano sugli ammortizzatori sociali della previdenza italiana.

 

Estensione della cd. DIS-COLL

A decorrere dal 1° luglio 2017, la DIS-COLL (ovvero la prestazione di disoccupazione mensile in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015) diventa strutturale ed è finalmente riconosciuta oltre ai soggetti di cui al comma 1, dell’art. 15 d.lgs. 4 marzo 2015 n. 22  anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio.

A decorrere dal 1°luglio 2017, per i collaboratori e gli assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno diritto di percepire la DIS-COLL, nonché per gli amministratori e i sindaci di cui al comma 1, è dovuta un’aliquota contributiva pari allo 0,51 per cento.

 

Il Congedo parentale

A decorrere dal 1 gennaio 2017, lo Statuto della partita iva riconosce il diritto ad un trattamento economico per congedo parentale, per un periodo massimo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino. Tale diritto è riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335 del 1995, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, tenuti al versamento della contribuzione maggiorata.

N.B. I trattamenti economici eventualmente fruiti in altra gestione o cassa previdenziale non possono complessivamente superare il limite di sei mesi.

Lo Sportello per il lavoro autonomo presso i centri per l’impiego

I centri per l’impiego e gli organismi autorizzati alle attività di intermediazione in materia di lavoro devono dotarsi, in ogni sede aperta al pubblico, di uno sportello dedicato al lavoro autonomo, anche stipulando convenzioni non onerose con gli ordini e le associazioni professionali, nonché con le associazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale dei lavoratori autonomi iscritti e non iscritti ad albi professionali.

Gravidanza, malattia e infortunio del lavoratore autonomo

Si prevede che la gravidanza, la malattia e l’infortunio dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continuativa per il committente non determinino l’estinzione del rapporto di lavoro, la cui esecuzione, su richiesta del lavoratore, rimane sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a centocinquanta giorni per anno solare, fatto salvo il venir meno dell’interesse del committente.

Scarica gratis il documento completo relativo allo Statuto della Partita Iva

jobs-act-del-lavoro-autonomo-e-legge.pdf

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