Che cos’ è un Wedding Planner?
L’espressione inglese wedding planner, in italiano organizzatore di matrimoni, si riferisce a una figura professionale che presta alle coppie in procinto di sposarsi qualche genere di consulenza rispetto all’organizzazione del giorno delle nozze. Questo genere di attività è piuttosto diffusa negli Stati Uniti d’America e in altre nazioni occidentali
Alla coppia (o alle famiglie degli sposi) il wedding planner offre in genere consulenza per l’individuazione, la scelta e la formalizzazione dei contratti con i fornitori di servizi: ambientazione per il ricevimento nuziale, fioristi per gli addobbi, servizi di noleggio di autovetture di rappresentanza, fotografi ecc. In relazione alla complessità dei problemi organizzativi e, generalmente, all’inesperienza dei futuri sposi, il ruolo del wedding planner è quindi principalmente quello di sollevare la coppia da questo genere di preoccupazioni, riducendo allo stesso tempo i rischi di vere e proprie situazioni di crisi. Oltre a questo ruolo essenzialmente logistico, il wedding planner può acquisire anche quello di “direttore artistico” della cerimonia e del ricevimento.
Come inquadrare fiscalmente un Wedding Planner?
L’attività di Wedding Planner in Italia non è ancora regolamentata nè dal punto di vista fiscale nè civilista.
Se si cerca su Internet come funziona quest’attività ci si imbatte in deliranti grida d’aiuto di aspiranti “W.P.” che vogliono aprire una partita iva, ma non sanno come fare.
C’è che dice che i “W.P.” debbano rifarsi a delle agenzie di affari e quindi debbano essere autorizzati dal Comune e chi invece sostenga che altro non siano che liberi professionisti…
Chi ha ragione e chi no?
Facciamo un po di ordine e distinizioni.
A) L’attività di Wedding Planner come figura professionale.
L’attività di Wedding Planner è innanzitutto una libera professione.
Secondo la Camera di Commercio di Milano il “wedding planner” o “W.P.” è una figura professionale, non imprenditoriale, che presta alle coppie in procinto di sposarsi qualche genere di consulenza rispetto all’organizzazione dell’evento nuziale.
Il “W.P.” è poi intermediario tra gli sposi e alcuni fornitori (es. fioristi, location, grafici, fotografi).
(Camera di Commercio di Milano – R.E.A. aggiornamento del 19 febbraio 2007).
Resta inteso che l’attività di consulenza da parte del “W.P.” rientra nell’ambito delle figure professionali.
Trattandosi quindi di una figura professionale si può aprire partita iva senza iscriversi in Camera di Commercio, ma attivando solo l’ iva in Agenzia delle Entrate.
Per quanto concerne la sfera previdenziale, rientrando nella categoria della figura professionale, è possibile iscriversi alla sola “gestione separata” INPS che permette di versare i contributi in sede di dichiarazione dei redditi ed in base solo al reddito.
Con questo tipo di inquadramento il “W.P.” risparmia notevolmente in termini finanziari:
Non vi è iscrizione in Camera di Commercio con un risparmio di Euro 88,00 annue.
Non vi è iscrizione Inps Gestione Commercianti con un risparmio di Euro 3.200, 00 annue.
Non vi è invio di Scia (agenzia di affari) con un risparmio di circa Euro 500, 00.
Riassumendo: un “W.P” che si occupa solo di mera consulenza in relazione all’organizzazione dell’evento nuziale e che funga da intermediario senza compenso tra i fornitori terzi e le coppie in procinto di sposarsi, rientra tra qulle che si chiamano figure professionali che non richiedono iscrizione in camera di commercio e iscrizione gestione commercianti Inps.
Ne deriva che questo tipo di “W.P.” può attivare e avviare la propria attività senza grandi oneri finanziari.
B) L’attività di Wedding Planner come agenzia di affari.
C’è un secondo modo di svolgere l’attività di “W.P.” : organizzare un matrimonio dalla a alla z utilizzando come fornitori i propri partners (fioristi – fotografi -catering – etc).
Secondo questo tipo di schema, il “W.P.” oltre al compenso per l’organizzazione del matrinonio che richiede a marito e moglie, chiede anche una provviggione anche ai propri partners, in qualità di procacciatore d’affari.
Svolgendo l’attività secondo questa modalità decade l’idea del mero consulente e subentra l’idea dell’agenzia di affari.
L’agenzia di affari prevede un altro inquadramento fiscale.
Oltre a richiedere ed attivare l’iva in Agenzia delle Entrate con il codice Ateco 96.09.05 – organizzazione di feste e cerimonie -, trattandosi di un’agenzia di affari occorre compilare ed inviare la SCIA al Comune di residenza.
Una volta ricevuta l’autorizzazione dal Comune a procedere, sarà d’obbligo attivare la partita iva in Camera di Commercio e iscriversi alla gestione commercianti Inps.
Risulta subito evidente che questo tipo di interpretazione del lavoro di “W.P.” sia molto piu oneroso.
Pronti via occorre mettere a budget il pagamento per l’iscrizione in Camera di Commercio, l’iscrizione alla gestione commercianti Inps fissa a prescindere dal reddito dichiarata e il costo di un professionista per la redazione e l’invio della pratica SCIA.
Apri la tua P.IVA Wedding Planner con un professionista, richiedi subito una consulenza gratuita al nostro partner tecnologico Fiscozen! Servizio totalmente online, più economico dei tradizionali commercialisti, sicuro e semplicissimo.
Più chiaro di così? Diretto, papale, limpido. Grazie
Grazie Valentina!
Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarmi!
salve, il pagamento per l’iscrizione in Camera di Commercio, l’iscrizione alla gestione commercianti Inps fissa a prescindere dal reddito dichiarato e il costo di un professionista per la redazione e l’invio della pratica SCIA a quanto ammontano grosso modo? grazie! Mary
Ciao Mary, circa 500 Euro (pratica di richiesta partita iva, iscrizione camera di commercio, iscrizione INAIL se occorre, attivazione camera di commercio presentazione scia).
Tuttavia per fare la Wedding Planner in forma di libera professione non occorre la Scia, nè l’iscrizione alla gestione commercianti INPS, nè l’iscrizione in Camera di Commercio ma basta solo l’apertura della Partita IVA.
Invece se vuoi lavorare in forma di agenzia d’affari (network di professionisti dove tu prendi fee per la vendita di servizi altrui) allora il costo è quello di 500 Euro.
Per qualsiasi dubbio sono a tua disposizione!
Carolina
Approfitto di questo post per avere maggiori chiarimenti in quanto sono interessata all’argomento.
La mia idea è quella di avviare un’attività io da sola e nel frattempo collaborare anche con quache agenzia, per i primi tempi, che quindi non mi darebbero uno stipendio, ma pagherebbero la mia prestazione. Devo aprire comunque una partita IVA? Oppure va bene per un primo periodo rilasciare solo ritenuta d’acconto?
Leggevo in un altro forum che trattandosi di un rapporto molto spesso con privati, basta una ricevuta. Ma come va dichiarata?
Mi sembra invece di capire che nel momento in cui chiedo una commissione (ad esempio all’albergo presso cui ho “portato” il matrimonio), ho bisogno di una partita IVa, giusto?
Perdonate le mille domande
Grazie mille per l’aiuto,
Gentile Roberta,
buonasera.
Ho letto con attenzione il Suo commento e Le rispondo per punti.
1) L’attività di Wedding Planner è un’attività di tipo consulenziale. Si tratta quindi di un libero professionista che inquadrato come consulente svolge la propria attività prestando agli sposi o al cliente consulenze in merito all’estetica, la logistica dell’evento / matrimonio.
Il W.P. è dotato di partita iva, ma non lavoro in regime di impresa pertanto non è iscritto in camera di commercio nè alla gestione commercianti/artigiani INPS.
2) L’attività che mi sta rappresentando Lei, con utilizzo di propri fornitori che Le riconoscono una provvigione è una modalità che si chiama AGENZIA DI AFFARI. In questo caso il W.P. è una ditta individuale e lavora in regime di impresa pertanto deve essere iscritto in camera di commercio, deve essere iscritto alla gestione commercianti/artigiani INPS, deve aver presentato la SCIA essere dotato di PEC e disporre di tutta una serie di adempimenti (oltre ovviamente di partita iva). Questa modalità di lavoro è costosa e non snella e conviene solo se il fatturato è di una certa natura.
3) L’attuale collaborazione di cui mi parla con agenzia può essere temporaneamente inquadrata come prestazione occasionale ovviamente solo a patto che sia realmente occasionale e che rispetti i requisiti delle prestazioni occasionali dal punto di vista civilistico fiscale.
4) Se lei lavorerà in futuro con clienti solo privati a prescindere dalla tipologia di cliente ad un certo punto dovrà aprire partita iva e anche qualora fossero privati comunque dovrà emettere una regolare fattura anche se gli stessi non porteranno a scarico il costo.
5) Potrà richiedere una commissione anche se senza partita iva in modo sporadico ed occasionale utilizzando la ricevuta di procacciatore di affari.
Spero di essere stata esauriente! Resto a disposizione per eventuali dubbi e o chiarimenti.
Carolina
Buongiorno, vorrei chiederle con quale codice ateco bisognerebbe iscriversi come libero professionista. La ringrazio per l’aiuto.
Gentilissima Marcella,
non c’è un codice ateco generico per la libera professione.
Dovrebbe indicarmi che tipo di attività vorrebbe svolgere cosi da poterLe confermare un Ateco corretto e puntuale.
Le auguro buona giornata e buon lavoro,
Carolina
Buongiorno Carolina,
la ringrazio per la sua risposta così esaustiva.
Essendo questo l’anno zero dell’attività, e non sapendo quali possano essere gli effettivi incassi, forse l’agenzia di affari non è proprio l’ideale.
potrei tuttavia aprire partita iva come freelance? e pertanto fare fattura a chi mi darà lavoro?
Ne approfitto per chiederle se la partita iva è “specifica”. Le spiego: io sono anche guida turistica, quindi userei la partita iva per entrambe le attività. E’ un qualcosa che si può fare?
La ringrazio per l’aiuto
Buonasera,
si può aprire la partita iva da libera professionista wedding planner o event planner e fatturare solo ed esclusivamente nel momento in cui ha un cliente.
La partita rimane una sola, si può però agganciare un codice attività aggiuntivo in questo caso quello da W.P. ossia il 96.09.05 organizzazione eventi e cerimonie.
L’attività di guida turistica rimarrà la predominante, seguirà poi in secondaria quella da W.P.
Nel caso un anno fatturasse un importo maggiore con l’attività secondaria, la stessa diverrà primaria.
Questione diversa sulla posizione Inps.
Nel caso la Sua attività di guida turistica ricadesse sotto gestione separata allora nulla ci sarà da fare in più (a livello di adempimenti) con la conseguente apertura di un nuovo codice ateco.
Se ricadesse sotto altra gestione, sarà invece da aprire la gestione separata Inps che prevede il pagamento del 26% (25% pensione + 1 % maternità) solo in sede di dichiarazione dei redditi e su reddito imponibile.
Spero di essere stata chiara nella spiegazione.
Resto a disposizione.
Buona serata,
Carolina
Buonasera Carolina,
ho un lavoro primario da dipendente e vorrei abbinare in gestione separata da professionista l’attività di organizzazione di eventi (prevalentemente per privati).
Per svolgere l’attività mi rivolgerò a fornitori (es. fotografi e animatori in prestazione occasionale, fiorai, catering, fornitori per allestimenti, SENZA però chiedere commissione a questi) e non mi è chiaro come avverrebbe la mia fatturazione verso il privato, mi spiego meglio:
caso 1: io offro il servizio di allestimento della location, acquistando materiale da fornitori esterni, ma mi occupo io dell’allestimento in una location esterna.
caso 2: organizzo animazione A DOMICILIO per feste di bambini e adulti, avvalendomi di collaboratori esterni occasionali (su ritenuta acconto, no agenzie) che si occuperanno dell’animazione
caso 3: offro servizio di attività di organizzazione addio nubilato con attività di intrattenimento e noleggio limousine (offro il pacchetto ma il noleggio è effettuato da società terzi).
Al privato a cui effettuo il servizio, qualsiasi esso sia, devo fatturare specificando che è una consulenza? In gest. sep. fatturerei solo il mio compenso come consulenza (e quindi per tutti i servizi necessari all’evento il privato riceverà fattura dai singoli fornitori) oppure coordinando io tutti i servizi, riceverò io fatture dai singoli fornitori e farò poi io una fattura finale unica al cliente privato (comprensiva di consulenza e servizi)?
Infine è possibile avvalersi anche di collaboratori occasionali senza p.iva che collaborano con me facendomi ritenuta di acconto?
Grazie mille per il contributo prezioso
Gentile Elisa,
piacere di conoscerTi e grazie per averci scritto!
Da quanto leggo riassunto nei 3 casi che mi esponi, nessuno di questi è un’attività di wedding planner o event planner da inquadrarsi come libera professione e relativa iscrizione alla gestione separata INPS o forse intendo male io da quanto scrivi.
Il fatto che allestisci tu direttamente implica non una libera professione ma un’attività artigiana.
Svolgere il lavoro di wedding planner ed event planner come libera professione significa supervisionare l’allestimento svolto da altri e dare indicazione di estetica etc.
Organizzare feste per bambini utilizzando animatori in ritenuta d’acconto non è mai ottimale. Molto probabilmente non dispongono di assicurazione e non hanno attestati dedicati per la gestione dei minori specialmente se minori al di sotto dei 3 anni. Del catering poi chi si occupa? Chi allestisce la tavola dei dolci e o dei salati?
Nel terzo caso invece vendi un pacchetto di servizi per cui anche se non erogati direttamente da Te, non Ti permettono di rientrare nella categoria della libera professione, ma diventi a tutti gli effetti una commerciante.
Inoltre Ti consiglio di leggere con attenzione il Tuo contratto di assunzione subordinata e verificare se effettivamente non ci sono clausole di esclusività che non Ti permettono di avviare un’attività autonoma.
Resto a disposizione per eventuali dubbi e o chiarimenti!
Cordialmente,
Carolina
Buonasera Carolina,
Vorrebbe essere così gentile da chiarirmi questo dubbio?
Ho un lavoro come consulente finanziaria presso un istituto a partecipazione statale a tempo indeterminato e vorrei aprire P.Iva come wedding planner.
Ho necessità di fatturare al cliente che mi sceglie il mio compenso per la consulenza e il coordinamento dell’evento mentre lascio fatturare ai fornitori direttamente al cliente il servizio/vendita da loro svolto.
Secondo lei qual’e’ la formula più idonea per evitare di sostenere tante spese per la gestione di questa seconda attività?
Grazie anticipatamente!
Gentile Daniela buongiorno e grazie per averci contattato!
Innanzitutto Le chiedo di darmi conferma che non si tratti di pubblica amministrazione, ma solo di azienda privata con compartecipazione statale.
Assolutamente Le consiglio la gestione dell’attività secondo l’inquadramento della libera professione con iscrizione alla gestione separata Inps.
Questo tipo di inquadramento Le permette di non dover supportare costi fissi e di pagare imposte e contributi solo sul reddito (fatturato – costi – oneri detraibili).
Per quanto attiene invece il regime fiscale (forfettario – ordinario) occorre avere maggiori specifiche.
Se vuole può inviarmi una mail a info@giovaniconlapiva.info
Resto a disposizione,
buona giornata
Carolina
Buongiorno vorrei avere delle informazioni. Vorrei avviare l’attività di wedding planner e vorrei sapere con precisione i costi da sostenere. Inoltre vorrei sapere se posso occuparmi io della realizzazione di quanto concerne per l’evento quindi stampa partecipazioni, allestimento tavoli, realizzazione bomboniere e quant’altro. Grazie
Buongiorno data la complessità della Sua domanda Le rispondo privatamente alla Sua e.mail concetta.ragni@gmail.com.
Cordialmente,
Carolina
vorrei diventare wedding ed event planner. Non avendo ancora clienti veri e propri collaboro con agenzie di catering, organizzazione eventi, animazione. Rilascio loro una nota per prestazione occasionale con ritenuta d’acconto. Esiste un massimale per prestazione occasionale? cioè in un anno posso fare tante prestazioni occasionali quanto voglio? Se nel frattempo trovo lavoro come dipendente, posso prestare consulenza occasionale? Altra domanda: se offro consulenza per organizzare un matrimonio, e non ho ancora la partita iva, come posso “fatturare” agli sposi? non credo con ritenuta d’acconto visto che i privati non possono versarla.
grazie
Cara Roberta, Ciao Giovanni scusa la risposta tardiva, ma il periodo delle scadenze fiscali è stato molto denso!
La nota di prestazione occasionale è un prodotto con delle limitazioni.
Innanzitutto l’occasionalità. Non puoi svolgere una medesima prestazione in modo continuativo e ripetuto anche se per committenti diversi.
Decade il principio dell’occasionalità. Inoltre hai un tetto massimo da rispettare di 5.000 euro lordi l’anno.
Superato tale importo devi iscriverti alla gestione separata Inps.
Puoi emettere ricevute di nota occasionale anche agli sposi, semplicemente emetterai una nota lorda senza indicare il 20% di ritenuta d’acconto.
Ti ricordo che chi utilizza la nota prestazione occasionale non può pubblicizzarsi nè con sito nè con pagine social pena sanzione e oscuramento delle pagine.
A presto,
Carolina
Buongiorno Carolina,
sono una wedding planner con partita iva in regime forfettario iscritta alla gestione separata Inps da ormai 7 anni. Quando apriì la mia attività il codice Ateco 96.09.05 non esisteva per cui il mio commercialista ne selezionò un altro più generico. Ora io vorrei cambiare codice per essere in regola ma mi dicono che questo “nuovo” codice 96.09.05 necessita automaticamente dell’iscrizione alla camera di commercio, della scia del Comune ecc. ecc. Io però svolgo l’attività da lei descritta nel primo caso e cioè come figura professionale. Sono una consulente e un’organizzatrice e non prendo percentuali dai fornitori coinvolti negli eventi che curo. Esiste un altro codice adatto ad individuare la mia attività? Io mi sono letta tutto l’elenco ma non ne ho trovato uno più adeguato di quello di “Organizzazione feste e cerimonie” così ho interrogato il mio commercialista che mi ha indirizzato all’Agenzia delle Entrate che mi ha detto di andare all’Inps che mi ha suggerito di chiedere alla Camera di Commercio che non mi ha dato risposte…per farla breve dopo un mese non ho ancora capito cosa devo fare. Potrebbe aiutarmi lei in quale modo? La ringrazio fiduciosa.
Ciao Elena,scusa la risposta tardiva, ma il periodo delle scadenze fiscali è stato molto denso!
Noi in questo caso consigliamo il 74.90.99 cioè altre attività professionali nca che rimanda alla gestione separata.
A presto,
Carolina 😉
Salve, aprendo partita iva con codice ateca 960905 come si fa a specificare se si opererà come libero professionista o come ditta individuale? Grazie, saluti, Laura
Ciao Laura Ciao Giovanni scusa la risposta tardiva, ma il periodo delle scadenze fiscali è stato molto denso!
Si apre con codice ateco 960905 e ci si iscrive a gestione separata. In questo modo non essendo iscritti in camera di commercio nè alla gestione artigiani Inps ne deriva che siamo professionisti.
Per maggior specifica puoi aprire il codice 74.90.99. -> altre attività professionali nca.
A presto 🙂
Carolina
Ciao Laura hai ricevuto la mia risposta?
A presto,
Carolina
Buonasera, scusate ho un dubbio. Premetto che l’idea è quella di aprire una partita iva come libero professionista per dare consulenza al ristorante di mio marito per eventi in generale. La mia domanda è: ma se nella sfortuna nel primo anno non si fatturasse nulla, quali spese fisse si avrebbero con la gestione separata inps e il regime di tassazione al 5%? Possibile siano zero? Grazie mille
Salve Mia, sono molto dispiaciuta di rispondere solo ora al tuo quesito. Importanti cambiamenti interni alla nostra realtà non mi hanno permesso di dare risposte tempestive agli utenti negli ultimi mesi. Se hai ancora necessità di ricevere informazioni ti invito a visitare il sito di Fiscozen, nostro partner tecnologico per la gestione di partita iva regime forfettario e regime semplificato, a questo link. In calce alla pagina troverai un form per prendere contatto – senza impegno – con un esperto e a cui rivolgere tutte le tue domande.
Grazie per averci scritto,
Carolina
Buonasera, per l’attività di allestimento locali e feste, quale codice ateo consigliereste? e soprattutto sarebbe possibile inquadrare l’attività come libera professione o iscrizione in CCIAA? artigiani o commercianti?
grazie mille anticipatamente
Ciao Serena, il codice ateco è il 96.09.05. Come scritto nell’articolo il tipo di inquadramento (ditta individuale o libera professione) e la conseguente iscrizione previdenziale dipendono dal tipo di attività. Se intendi organizzare feste e cerimonie solo creando il progetto e coordinando i fornitori allora sarai una libera professionista priva di iscrizione REA. Se invece ti occuperai dell’organizzazione in toto ed incasserai tu il budget sarai una ditta individuale da iscrivere in Camera di Commercio.
A presto,
Carolina
Ciao Carolina.
Sono una ragazza di 30 anni che vuole intraprendere la propria attività, quindi individuale di organizzatrice di eventi e wedding planner.
Chiarissimo il discorso sulla partita iva, ma ho un altro dubbio.
Ho trovato un luogo dove poter programmare la mia futura attività, attualmente questo è registrato dal proprietario dell’immobile ad uso ufficio.
Secondo te, dovrebbe esserci una voltura dell’uso dell’immobile e apertura scia?
Ciao Ginevra,
se lo spazio che hai trovato ti servirà come ufficio non ci sarà bisogno nè di SCIA nè di cambio di destinazione d’uso.
Se sei libera professionista indichi che il luogo di esercizio dell’attività coincide con l’indirizzo dell’ufficio. Se sei ditta individuale invece puoi scegliere di aprire un’unità locale presso quell’indirizzo e nel caso di attivare la SCIA se intendi svolgere delle attività in loco che richiedono requisiti professionali o igienico sanitari.
A presto,
Carolina
Ciao Carolina,
non mi é chiaro un passaggio: per ottenere l’iscrizione in gestione separata professionisti come consulenti nella organizzazione di feste ed eventi é accettato dall’INPS il codice 96.09.05, oppure occorre scegliere già in sede di apertura della partita Iva un altro codice e quale, il 96.09.09 oppure il 74.90.99?
Grazie mille
Ciao Debora,
perdona il ritardo nella risposta. Per praticità ti suggerisco di entrare in contatto, senza impegno, con il nostro partner Fiscozen: soluzione per gestire partita iva e dichiarazione tutto online con supporto costante di consulenti esperti.
Attraverso il seguente link accederai al sito di Fiscozen https://www.fiscozen.it/?form&coupon=GIOVANI50 . Scorrendo la pagina troverai un form di contatto attraverso cui potrai richiedere tutte le informazioni che desideri naturalmente senza impegno.
In qualità di partner Giovaniconlap.iva può fornire ai suoi utenti anche un sconto sul servizio di Fiscozen.
Quindi qualora dovessi decidere di attivare il servizio con loro avrai già diritto ad uno sconto di 50 Euro sull’abbonamento del primo anno.
Grazie e buon lavoro!