Mirko doveva aprire una partita iva commerciante di auto e moto usate, l’ho conosciuto tramite il portale commercialista.com. Ci siamo dati appuntamento dopo l’orario di lavoro davanti ad un aperitivo.

Abbiamo chiacchierato su come fosse strano e fuori luogo per tutti gli altri – eccetto noi – che un nuovo potenziale cliente ed un consulente si potessero incontrare per la prima volta in un bar. Alle 20.30.

La mia è una comunità digitale. La maggior parte degli utenti neanche vuole sapere che faccia ho. Alcuni però sono ancora “old school”, “old school” non come mio padre, ma comunque “old school”.  A modo loro, ecco.

Mirko mi ha spiegato le sue esigenze, e anche di essersi ben informato sull’attività che andava ad approcciare: requisiti professionali e morali, titoli di studio, iscrizione in Camera di Commercio, iscrizione Gestione Commercianti Inps, targa prova, registro di carico e scarico. Insomma il ragazzo era preparato. Niente da dire. Ma non era preparato ad una burocrazia bucata come il filtro dell’olio della mia Smart. Buchi normativi, buchi spazio temporali. Buchi e bachi nei cervelli dei funzionari.

Ecco allora la nostra odissea, dai meandri della Motorizzazione (unico ente statale a non avere un palazzo in pieno centro a Milano) sino ai canti delle sirene del Comune. Di mezzo un mare di lacrime ha riempito la Camera di Commercio. Persino la sorte non è stata dalla nostra. Vera sfiga su tutti i fronti. Oggi però, dopo 92 giorni, posso dire con soddisfazione di aver battuto la sorte, la sfiga, la Camera di Commercio e  il Comune 😉

Oggi Mirko è un commerciante a tutti gli effetti!! Titolare di apposita piva, iscritto in Camera di Commercio ed in Inps – gestione commercianti. E’ in possesso dei registri di carico e scarico (acquisto e vendita) di beni mobili – correttamente vidimati – e di regolare targa prova con polizza RC a copertura della stessa. Ora tutti a comprare una nuova macchina usata da Mirko!

Guida definitiva per Commerciante auto/moto usate

Per tutti coloro che, come Mirko, vogliono “tornare alle origini” riscoprendo l’attività del commercio di auto e moto usate, seguendo questo iter, è possibile risparmiare tempo, molta salute e parecchi soldini 🙂

Distinguiamo innanzitutto la vendita di auto (e moto) nuove rispetto a quella di auto (e moto) usate:

Per la vendita di automobili nuove non è innanzitutto necessario il preventivo possesso delle stesse. E’ richiesto il possesso dei soli requisiti morali per lo svolgimento di attività commerciale e la vendita può essere svolta anche presso la propria residenza senza obbligo di deposito, ufficio o altro, in quanto il contatto con il cliente è telematico, e questi può visionare l’oggetto in rete.

Per la vendita di automobili usate il discorso si complica un pò, soprattutto per un problema di autorizzazioni richieste. Distinguiamo inoltre tra vendita in conto proprio e in conto terzi:

  1. nel primo caso i veicoli sono nella disponibilità del venditore stesso. Il venditore deve presentare la Scia commercio elettronico per l’attività di vendita e allo Suap (o ufficio di polizia amministrativa del Comune) dovrà una “dichiarazione di vendita di oggetti usati”, ai sensi dell’126 del T.u.l.p.s. (nulla osta usato) ed essere in possesso del cd. “registro di carico e scarico” da vidimare ai sensi dell’art.126 T.u.l.p.s, dove vanno ogni giorno annotate tutte le operazioni effettuate, con indicazione dei dati di chi acquista o vende le automobili usate.
  2. nel secondo caso (sicuramente meno frequente) invece la vendita avviene in conto terzi, quindi non si ha l’effettiva disponibilità del bene: in questo caso andrà presentata una richiesta diversa (la cd.agenzia affari) ex 115 T.u.l.p.s. Vi è inoltre l’obbligo di tenere un registro vidimato ex.art.120 T.u.l.p.s

Tali registri e tali richieste di pubblica sicurezza hanno lo scopo principale di evitare che le automobili siano oggetto di furto o altre attività illegali.

La necessità di disporre o meno di un deposito è uno dei punti più dibattuti in materia. In genere i comuni richiedono sempre un deposito/locale con destinazione uso commerciale, nonostante questo non sia espressamente richiesto dalle normative. E’ infatti semplice immaginare un deposito di proprietà di terzi, oppure che le automobili si trovino presso altro rivenditore in attesa di essere appunto cedute. Il problema invece non si pone nel caso di conto terzi, poichè le stesse non sono nemmeno nella disponibilità di chi vende.

Il consiglio è quello di contattare sempre il SUAP del Comune competente (anche se in via teorica la pratica può essere presentata presso qualunque SUAP) per verificare quale sia la loro richiesta.

Come aprire Partita IVA commerciante auto/moto usate

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Per poter divenire un/una commerciante di auto e moto usate,  inquadrati regolarmente e fiscalmente, occorre in prima istanza aprire una partita iva.

Per ottenere una Piva per persone fisiche occorre compilare il modulo AA9/12 scaricabile in formato pdf editabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, lo trovi qui. Una volta aperto il link troverete questa maschera

aprire partita iva commerciante auto usate

A sinistra il menù a tendina dove potrete trovare:

 

  1. Scheda informativa (mod. aa9/12);
  2. Modello e istruzioni (mod. aa9/12);
  3. Modello e istruzioni precedenti (mod. aa9/12);
  4. Compilazione e Invio (mod. aa9/12);
  5. Ricevute (mod. aa9/12);
  6. Normative e Prassi (mod. aa9/12).

Vediamole insieme:

 

Scheda Informativa

La scheda informativa racchiude tutte le informazioni necessarie per capire a chi è dedicato il modulo aa9/12, come presentarlo, come variare o chiudere successivamente la Piva e in ultimo come richiedere l’autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie.

scheda informativa agenzia delle entrate per partita iva commerciante auto usate

Quando utilizzare il modello aa9/12 e a chi è rivolto:

Il modello aa9/12 è utilizzabile da tutte le persone fisiche che devono denunciare l’inizio attività ai fini Iva (oppure variare le informazione della propria partita iva o cessarla). Dal 2010 però i contribuenti – persone fisiche – tenuti all’iscrizione nel Registro Imprese o nel Registro delle notizie economiche e amministrative – REA – devono avvalersi della Comunicazione Unica. Tali contribuenti sono le ditte individuali commercianti e artigiani (es. agenti di commercio – commercianti – parrucchieri – istruttori di equitazione).

Anche il commerciante di auto e moto usate richiede l’obbligo della presentazione della Comunicazione Unica.

La stessa, composta da un frontespizio e dalle diverse modulistiche, prima presentate separatamente alle diverse Amministrazioni, permette di compilare il modulo aa9/12 e inviare il tutto in via telematica oppure su supporto informatico al Registro Imprese.

Ci sono però casi in cui il commerciante di auto e moto usate (e gli altri contribuenti obbligati all’utilizzo della Comunicazione Unica) deve solo richiedere la partita iva senza dover attivarla presso il REA e quindi può compilare solo ed esclusivamente il modello aa9/12 senza procedere alla compilazione della Comunicazione Unica.

Modalita di presentazione del modello aa9/12:

  • in duplice esemplare direttamente (o tramite persona delegata) a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate;
  • in unico esemplare a mezzo servizio postale, mediante raccomandata, allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del dichiarante, da inviare a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite;
  • in via telematica direttamente dal contribuente o tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.

 

Come variare o cessare la partita iva:

In caso di variazione di uno degli elementi indicati nella dichiarazione di inizio attività o se si deve chiudere la partita Iva, è necessario compilare lo stesso modello AA9/12 e presentarlo ad un qualsiasi ufficio entro 30 giorni dalla data di variazione/cessazione dell’attività con le stesse modalità previste per l’inizio attività. Nei modelli deve essere indicato il codice dell’attività economica che si intende avviare, che puoi ricavare da qui.

 

La chiusura d’ufficio della partita iva da parte dell’Agenzia delle Entrate:

L’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell’anagrafe tributaria, individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività e comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della partita Iva, con l’invito al pagamento della sanzione, ridotta ad un terzo (172 euro).

Il contribuente che rileva eventuali elementi non considerati o valutati erroneamente può fornire i chiarimenti necessari all’Agenzia delle Entrate entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione.

Ai contribuenti che non forniscono motivazioni valide l’Agenzia procede d’ufficio alla cessazione della partita Iva ed all’iscrizione a ruolo della sanzione prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione di cessazione di attività (da 516 a 2.065 euro).

 

Autorizzazione per effettuare operazioni intracomunitarie:

Per poter effettuare operazioni intracomunitarie, i soggetti Iva devono essere inclusi nell’archivio Vies (VAT information exchange system). La richiesta può essere effettuata direttamente nella dichiarazione di inizio attività oppure, successivamente, inviando un’istanza all’ufficio.

L’obbligo di essere inclusi nell’archivio Vies per poter effettuare operazioni intracomunitarie riguarda tutti i soggetti che esercitano attività impresa, arte o professione, nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione. Inoltre, la richiesta può essere fatta anche dai soggetti non residenti che presentano la dichiarazione per l’identificazione diretta ai fini Iva (modello ANR) o che si identificano tramite nomina di un rappresentante fiscale.

La volontà di essere inseriti nel Vies viene espressa compilando il campo “Operazioni Intracomunitarie” del quadro AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi).

 

Modello e istruzioni

Link diretto qui

 

Modello e istruzioni precedenti

Il modello AA9/11 approvato con provvedimento del 18 maggio 2012 poteva essere utilizzato fino al 30 settembre 2015 qualora non fosse necessario optare per i regimi fiscali agevolati.

Link diretto qui

 

Compilazione e invio

Per compilare e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate dichiarazioni, modelli, richieste, comunicazioni o anche effettuare versamenti, è possibile utilizzare i software di compilazione e i software di controllo messi a disposizione dall’Agenzia o reperibili sul mercato (solo per i software di compilazione), e procedere alla predisposizione, verifica ed invio del “file” creato.

Nel menù di sinistra sono presenti le informazioni relative:

  1. alla modalità di presentazione telematica
  2. al software di compilazione e/o controllo messo a disposizione dall’Agenzia
  3. all’invio del file tramite i servizi Fisconline/Entratel (è necessario registrarsi ai servizi telematici qui).

 

Ricevute

Le ricevute dei documenti trasmessi sono disponibili nella sezione “Ricevute”. Per ogni documento inviato telematicamente e regolarmente acquisito dal sistema, viene predisposta una comunicazione di avvenuta presentazione. Se, invece, i dati trasmessi non sono corretti, il sistema produce una comunicazione di scarto. Gli utenti Fisconline possono visualizzare e stampare la comunicazione direttamente dal sito web. Gli utenti Entratel devono scaricare il file con le ricevute sul loro computer ed elaborarlo con l’applicazione Entratel.

 

Normativa e prassi

Normativa

Provvedimento del 3 giugno 2015 – pdf – Approvazione del modello AA9/12 da utilizzare per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto delle persone fisiche, delle relative istruzioni e delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati. Approvazione delle istruzioni e delle specifiche tecniche per la compilazione del modello AA7/10, da utilizzare per la domanda di attribuzione del numero di codice fiscale e dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto dei soggetti diversi dalle persone fisiche

Provvedimento del 18 maggio 2012 – pdf – Approvazione del modello AA9/11 da utilizzare per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto delle persone fisiche, delle relative istruzioni e delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati. Approvazione delle istruzioni per la compilazione del modello AA7/10, approvato con provvedimento del 29 dicembre 2009, da utilizzare per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto dei soggetti diversi dalle persone fisiche (Pubblicato il 21/05/2012)

Prassi

Risoluzione n. 93 del 21/09/2011 – pdf Chiusura delle partite IVA inattive – Chiarimenti richiesti

 

Come compilare il modello AA9/12

Se decidete di provvedere autonomamente all’apertura della Vostra Piva depositando copia del modello aa9/12 presso uno sportello AdE o inviando una raccomandata, consiglio di leggere con attenzione le istruzioni che trovate insieme alla copia pdf del modello qui.

Vediamo ora come procedere operativamente nella compilazione:

Homepage sito web Agenzia delle Entrate

  • Clicca su “cosa devi fare”

bottone "cosa devi fare" sito agenzia delle entrate

  • Menù a tendina a sinistra, clicca su “richiedere”

menù "cosa devi fare" sito web agenzia delle entratebottone richiedere sito Agenzia delle Entrate

  • Elenco servizi, clicca su “partita iva – inizio attività”;

menù richiedere sito web agenzia delle entrate

link-richiedere-sito-agenzia-delle-entrate3

  • Elenco servizi, clicca su “apertura, variazione e chisura persone fisiche (modello aa9/12);link richiesta inizio attività sito agenzia delle entratelink richiesta apertura partita iva agenzia delle entrate
  • menù a tendina a sinsitra, clicca su “modello e istruzioni”.

menù aprire partita iva sito agenzia delle entrate

modello e istruzione apertura partita iva sito agenzia delle entrate

MODELLO AA9/12

Frontespizio

Nel frontespizio viene richiesta l’indicazione del “codice fiscale” della persona fisica che sta richiedendo l’attribuzione della Piva.

Sempre nel frontespizio, a lato rispetto le celle dedicate al codice fiscale, viene richiesta l’indicazione

numerica delle pagine. Quindi indicare “01“.

frontespizio modello aa9/12

Quadro A

Nel Quadro A, occorre barrare il tipo di comunicazione che stiamo effettuando. Se un’attivazione, variazione dati, cessazione o richiesta duplicato dati. In questo specifico caso stiamo procedendo ad un’apertura di Piva, quindi barriamo la casella 1.

1 = Inizio Attività.

A destra della casella 1, troviamo la richiesta dell’indicazione della data di inizio attività. Compiliamo quindi la data secondo la nostra esigenza, ricordando che è possibile aprire una Piva retroattiva di 30 giorni rispetto alla data di presentazione del modello aa9/12.

Per le altre tipologie di comunicazione: variazione, cessazione o richiesta duplicato dati, vengono richiesti anche partita iva oltre che l’indicazione della tipologia di comunicazione e la relativa data.

quadro A modello aa9/12

Quadro B

Quadro B  – dati identificativi -.

  • In questa sezione occorre indicare denominazione della “ditta“, “nome” e “cognome” del contribuente senza alcuna abbreviazione. Trattandosi di persone fisiche, la “denominazione” della “ditta” potrà anche coincidere con il “nome” e il “cognome” del contribuente. Oppure sarà possibile attribuire un nome alla ditta (es. “Abc” di Carolina Casolo). Riportando la denominazione occorrerà rispettare i caratteri minuscoli e maiuscoli secondo la propria discrezione. Nel caso di “denominazioni” molto lunghe, eliminare titoli onorifici, professionali e simili eventualmente presenti.
  • Nella sezione riservata ai “soggetti non residenti” si deve indicare l'”indirizzo completo“* nonchè la città di svolgimento dell’impresa. Trattandosi di persone fisiche, l’indirizzo potrà coincidere con quello di residenza, ovvero con l’abitazione. La richiesta di indicazione di “stato estero” e “numero identificativo iva stato estero” sono indicazioni richieste a tutti i soggetti esteri residenti in altro stato membro dell’Unione Europea, indicando il numero di identificazione ai fini IVA attribuito dallo stato di appartenenza.

* L’ “indirizzo completo” richiesto in questa sezione si riferisce all’attività prevalente. Nel caso in cui si svolgano altre attività, non prevalenti, con altri luoghi di esercizio, tali dati verranno riportati nella quadro G. Non occorre presentare modello aa9/12 di variazione dati se dovesse variare la prevalenza di un’attività su un’altra. Se invece dove essere intrapresa una nuova attività realmente prevalente rispetto a quelle già avviate e comunicate, i riferimenti andranno comunicati in questa sezione. I dati dell’attività prevalente precedente andranno riportati nel quadro G, barrando la casella “C” solo se tale attività risulta cessata. Altrimenti verrà considerata automaticamente “attività secndaria“.

N.B.

Nel nostro caso specifico, quello del commerciante di auto e moto usate, sarà sufficiente compilare solo ed esclusivamente la sezione relativa a “ditta”, “nome” e “cognome”. Non è infatti possibile, per i soggetti non residenti, svolgere tale attività in forma individuale in Italia.

quadro b soggetto d'imposta

Quadro B – attività esercitata e luogo di esercizio -.

In questa sezione del quadro B si richiede, rispetto all’attività prevalente (per le attività secondarie si rimanda al Quadro G) l’indicazione del “codice attività” ossia del codice ateco abbinato al tipo di attività esercitata e la “descrizione attività” cioè la specifica dell’attività esercitata, ovvero la descrizione del codice attività indicato.

Di seguito è richiesta l’indicazione del “volume d’affari presunto“. Lo stesso va dichiarato in caso di “inizio attività” o se viene intrapresa una nuova attività prevalente, solo ed esclusivamente se il contribuente ritenga di produrre nel corso dell’anno solare (o di una frazione dello stesso), un volume da affari a cui sono applicate disposizioni speciali (es.agricoltori esonerati, soggetti che effettuano spettacoli viaggianti etc.).

Per determinare il “volume d’affari” – che si esprime in euro, arrotondando per eccesso o per difetto a seconda che il decimale sia superiore o inferiore a 50 cent. – si rimanda agli artt. 20 e 36 e alle specifiche  norme che disciplinano i regimi speciali.

N.B. E’ consuetudine per gli inizi attività di nuove attività indicare una cifra che si attesti tra i 5.000, 00 e 10.000, 00 euro.

In ultimo è richiesta l’indicazione sul luogo di esercizio dell’attività:

  • Indirizzo completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
  • Cap;
  • Comune di residenza;
  • Sigla della provincia relativa al comune di residenza.

quadro b attività e luogo

Quadro B – regimi agevolati e attività di commercio elettronico –

In questa sezione del quadro B ci viene data la possibilità di fleggare la casella relativa ai “regimi agevolati”. Oggi attualmente l’unico regime agevolato in essere è il “regime forfettario”. Pertanto, fleggando quella casella, stiamo comunicando all’AdE di assegnarci una partita iva in regime forfettario. Inoltre ci viene richiesta l’indicazione del sito internet (indirizzo) se già attivo e se esistente ed utile per la nostra attività, e l’indicazione del relativo provider.

quadro b regimi agevolati e commercio elettronico

 

Quadro C

Nel Quadro C invece vengono richieste le indicazioni anagrafiche e di residenza del titolare che sta richiedendo l’attribuzione di partita iva:

  • Codice fiscale;
  • Nome;
  • Cognome;
  • Data di nascita;
  • Comune di nascita;
  • Sigla della provincia relativa al comune di nascita;
  • Residenza anagrafica o domicilio fiscale se regolarmente denunciato completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
  • Cap;
  • Comune di residenza;
  • Sigla della provincia relativa al comune di residenza.

N.B. A lato della residenza anagrafica o domicilio fiscale è possibile barrare la casella relativa le “scritture contabili” solo se le stesse sono effettivamente conservate presso la residenza o domicilio fiscale e non presso lo studio commercialista che Vi assiste.

N.B.B. Nel caso presentiate Voi in autonomia il modello aa9/12 presso lo sportello AdE o mezzo raccomandata, tenete presente che il codice fiscale da indicare nel frontespizio e quello da indicare nel quadro C, devono conincidere. Cioè deve essere il medesimo codice fiscale.

quadro c modello aa9/12

 

Quadro D

Nel Quadro D invece vengono richieste le indicazioni anagrafiche e di residenza del titolare che sta richiedendo l’attribuzione di partita iva:

  • Codice fiscale;
  • Nome;
  • Cognome;
  • Data di nascita;
  • Comune di nascita;
  • Sigla della provincia relativa al comune di nascita;
  • Residenza anagrafica o domicilio fiscale se regolarmente denunciato completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
  • Cap;
  • Comune di residenza;
  • Sigla della provincia relativa al comune di residenza.

quadro D richiesta partita iva

 

Quadro E F (seconda pagina)

 

Nella seconda pagina, nel caso specifico del commerciante di auto e moto usate, occorre compilare solo il quadro F – sezione 1 – indicazione luogo conservazioni scritture contabili.

Questa maschera è dedicata a tutti i contribuenti che conservano le scritture contabili in altri luoghi rispetto la propria residenza anagrafica o domicilio fiscale.

Per esempio presso lo studio commercialista.

In questo caso, solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione dallo studio stesso, è possibile indicare i seguenti dati:

 

  • Tipo di Comunicazione: A = attivazione
  • Codice fiscale della società di elaborazione dati e o codice fiscale titolare studio;
  • Residenza anagrafica o domicilio fiscale se regolarmente denunciato completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
  • Cap;
  • Comune di residenza;
  • Sigla della provincia relativa al comune di residenza.

Ovviamente si compila questo quadro solo ed esclusivamente non sia già stata fleggata la casella per conservare le scritture contabili presso il proprio domicilio fiscale o residenza anagrafica.

Sezione 1

quadro e richiesta partita iva

Sezione 2

quadro e sezione 2 richiesta partita iva

Sezione 3

quadro e sezione 3 richiesta partita iva

 

Quadro F

Sezione 1

quadro f sezione 1 richiesta partita iva

Sezione 2

quadro f sezione 2 richiesta partita iva

 

Quadro G

Questo quadro è riservato ai contribuenti che esercitano anche altre attività.

quadro g h richiesta partita iva

Delega

Nel caso in cui si presentasse il modello cartaceo è possibile delegare terzi alla presentazione compilando l’apposito spazio.

firma richiesta partita iva

 

Termina qui la guida definitiva su come aprire partita iva per commercianti di auto e moto usate. Se ti è servita ti chiedo di mettere un like e condividere questo contenuto con i tuoi colleghi. Se qualcosa non fosse chiaro puoi sempre contattarmi, sarò lieta di rispondere alle tue domande! 🙂

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