Mirko doveva aprire una partita iva commerciante di auto e moto usate, l’ho conosciuto tramite il portale commercialista.com. Ci siamo dati appuntamento dopo l’orario di lavoro davanti ad un aperitivo.
Abbiamo chiacchierato su come fosse strano e fuori luogo per tutti gli altri – eccetto noi – che un nuovo potenziale cliente ed un consulente si potessero incontrare per la prima volta in un bar. Alle 20.30.
La mia è una comunità digitale. La maggior parte degli utenti neanche vuole sapere che faccia ho. Alcuni però sono ancora “old school”, “old school” non come mio padre, ma comunque “old school”. A modo loro, ecco.
Mirko mi ha spiegato le sue esigenze, e anche di essersi ben informato sull’attività che andava ad approcciare: requisiti professionali e morali, titoli di studio, iscrizione in Camera di Commercio, iscrizione Gestione Commercianti Inps, targa prova, registro di carico e scarico. Insomma il ragazzo era preparato. Niente da dire. Ma non era preparato ad una burocrazia bucata come il filtro dell’olio della mia Smart. Buchi normativi, buchi spazio temporali. Buchi e bachi nei cervelli dei funzionari.
Ecco allora la nostra odissea, dai meandri della Motorizzazione (unico ente statale a non avere un palazzo in pieno centro a Milano) sino ai canti delle sirene del Comune. Di mezzo un mare di lacrime ha riempito la Camera di Commercio. Persino la sorte non è stata dalla nostra. Vera sfiga su tutti i fronti. Oggi però, dopo 92 giorni, posso dire con soddisfazione di aver battuto la sorte, la sfiga, la Camera di Commercio e il Comune 😉
Oggi Mirko è un commerciante a tutti gli effetti!! Titolare di apposita piva, iscritto in Camera di Commercio ed in Inps – gestione commercianti. E’ in possesso dei registri di carico e scarico (acquisto e vendita) di beni mobili – correttamente vidimati – e di regolare targa prova con polizza RC a copertura della stessa. Ora tutti a comprare una nuova macchina usata da Mirko!
Guida definitiva per Commerciante auto/moto usate
Per tutti coloro che, come Mirko, vogliono “tornare alle origini” riscoprendo l’attività del commercio di auto e moto usate, seguendo questo iter, è possibile risparmiare tempo, molta salute e parecchi soldini 🙂
Distinguiamo innanzitutto la vendita di auto (e moto) nuove rispetto a quella di auto (e moto) usate:
Per la vendita di automobili nuove non è innanzitutto necessario il preventivo possesso delle stesse. E’ richiesto il possesso dei soli requisiti morali per lo svolgimento di attività commerciale e la vendita può essere svolta anche presso la propria residenza senza obbligo di deposito, ufficio o altro, in quanto il contatto con il cliente è telematico, e questi può visionare l’oggetto in rete.
Per la vendita di automobili usate il discorso si complica un pò, soprattutto per un problema di autorizzazioni richieste. Distinguiamo inoltre tra vendita in conto proprio e in conto terzi:
- nel primo caso i veicoli sono nella disponibilità del venditore stesso. Il venditore deve presentare la Scia commercio elettronico per l’attività di vendita e allo Suap (o ufficio di polizia amministrativa del Comune) dovrà una “dichiarazione di vendita di oggetti usati”, ai sensi dell’126 del T.u.l.p.s. (nulla osta usato) ed essere in possesso del cd. “registro di carico e scarico” da vidimare ai sensi dell’art.126 T.u.l.p.s, dove vanno ogni giorno annotate tutte le operazioni effettuate, con indicazione dei dati di chi acquista o vende le automobili usate.
- nel secondo caso (sicuramente meno frequente) invece la vendita avviene in conto terzi, quindi non si ha l’effettiva disponibilità del bene: in questo caso andrà presentata una richiesta diversa (la cd.agenzia affari) ex 115 T.u.l.p.s. Vi è inoltre l’obbligo di tenere un registro vidimato ex.art.120 T.u.l.p.s
Tali registri e tali richieste di pubblica sicurezza hanno lo scopo principale di evitare che le automobili siano oggetto di furto o altre attività illegali.
La necessità di disporre o meno di un deposito è uno dei punti più dibattuti in materia. In genere i comuni richiedono sempre un deposito/locale con destinazione uso commerciale, nonostante questo non sia espressamente richiesto dalle normative. E’ infatti semplice immaginare un deposito di proprietà di terzi, oppure che le automobili si trovino presso altro rivenditore in attesa di essere appunto cedute. Il problema invece non si pone nel caso di conto terzi, poichè le stesse non sono nemmeno nella disponibilità di chi vende.
Il consiglio è quello di contattare sempre il SUAP del Comune competente (anche se in via teorica la pratica può essere presentata presso qualunque SUAP) per verificare quale sia la loro richiesta.
Come aprire Partita IVA commerciante auto/moto usate
Se non hai intenzione di aprire in autonomia la tua P.IVA e vuoi affidarti ad un professionista, richiedi subito una consulenza gratuita al nostro partner tecnologico Fiscozen! Servizio totalmente online, più economico dei tradizionali commercialisti, sicuro e semplicissimo.
Per poter divenire un/una commerciante di auto e moto usate, inquadrati regolarmente e fiscalmente, occorre in prima istanza aprire una partita iva.
Per ottenere una Piva per persone fisiche occorre compilare il modulo AA9/12 scaricabile in formato pdf editabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate, lo trovi qui. Una volta aperto il link troverete questa maschera
A sinistra il menù a tendina dove potrete trovare:
- Scheda informativa (mod. aa9/12);
- Modello e istruzioni (mod. aa9/12);
- Modello e istruzioni precedenti (mod. aa9/12);
- Compilazione e Invio (mod. aa9/12);
- Ricevute (mod. aa9/12);
- Normative e Prassi (mod. aa9/12).
Vediamole insieme:
Scheda Informativa
La scheda informativa racchiude tutte le informazioni necessarie per capire a chi è dedicato il modulo aa9/12, come presentarlo, come variare o chiudere successivamente la Piva e in ultimo come richiedere l’autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie.
Quando utilizzare il modello aa9/12 e a chi è rivolto:
Il modello aa9/12 è utilizzabile da tutte le persone fisiche che devono denunciare l’inizio attività ai fini Iva (oppure variare le informazione della propria partita iva o cessarla). Dal 2010 però i contribuenti – persone fisiche – tenuti all’iscrizione nel Registro Imprese o nel Registro delle notizie economiche e amministrative – REA – devono avvalersi della Comunicazione Unica. Tali contribuenti sono le ditte individuali commercianti e artigiani (es. agenti di commercio – commercianti – parrucchieri – istruttori di equitazione).
Anche il commerciante di auto e moto usate richiede l’obbligo della presentazione della Comunicazione Unica.
La stessa, composta da un frontespizio e dalle diverse modulistiche, prima presentate separatamente alle diverse Amministrazioni, permette di compilare il modulo aa9/12 e inviare il tutto in via telematica oppure su supporto informatico al Registro Imprese.
Ci sono però casi in cui il commerciante di auto e moto usate (e gli altri contribuenti obbligati all’utilizzo della Comunicazione Unica) deve solo richiedere la partita iva senza dover attivarla presso il REA e quindi può compilare solo ed esclusivamente il modello aa9/12 senza procedere alla compilazione della Comunicazione Unica.
Modalita di presentazione del modello aa9/12:
- in duplice esemplare direttamente (o tramite persona delegata) a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate;
- in unico esemplare a mezzo servizio postale, mediante raccomandata, allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del dichiarante, da inviare a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui risultano spedite;
- in via telematica direttamente dal contribuente o tramite i soggetti incaricati della trasmissione telematica. Le dichiarazioni si considerano presentate nel giorno in cui si conclude la ricezione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Come variare o cessare la partita iva:
In caso di variazione di uno degli elementi indicati nella dichiarazione di inizio attività o se si deve chiudere la partita Iva, è necessario compilare lo stesso modello AA9/12 e presentarlo ad un qualsiasi ufficio entro 30 giorni dalla data di variazione/cessazione dell’attività con le stesse modalità previste per l’inizio attività. Nei modelli deve essere indicato il codice dell’attività economica che si intende avviare, che puoi ricavare da qui.
La chiusura d’ufficio della partita iva da parte dell’Agenzia delle Entrate:
L’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell’anagrafe tributaria, individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività e comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della partita Iva, con l’invito al pagamento della sanzione, ridotta ad un terzo (172 euro).
Il contribuente che rileva eventuali elementi non considerati o valutati erroneamente può fornire i chiarimenti necessari all’Agenzia delle Entrate entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione.
Ai contribuenti che non forniscono motivazioni valide l’Agenzia procede d’ufficio alla cessazione della partita Iva ed all’iscrizione a ruolo della sanzione prevista per l’omessa presentazione della dichiarazione di cessazione di attività (da 516 a 2.065 euro).
Autorizzazione per effettuare operazioni intracomunitarie:
Per poter effettuare operazioni intracomunitarie, i soggetti Iva devono essere inclusi nell’archivio Vies (VAT information exchange system). La richiesta può essere effettuata direttamente nella dichiarazione di inizio attività oppure, successivamente, inviando un’istanza all’ufficio.
L’obbligo di essere inclusi nell’archivio Vies per poter effettuare operazioni intracomunitarie riguarda tutti i soggetti che esercitano attività impresa, arte o professione, nel territorio dello Stato, o vi istituiscono una stabile organizzazione. Inoltre, la richiesta può essere fatta anche dai soggetti non residenti che presentano la dichiarazione per l’identificazione diretta ai fini Iva (modello ANR) o che si identificano tramite nomina di un rappresentante fiscale.
La volontà di essere inseriti nel Vies viene espressa compilando il campo “Operazioni Intracomunitarie” del quadro AA9 (imprese individuali e lavoratori autonomi).
Modello e istruzioni
Link diretto qui
Modello e istruzioni precedenti
Il modello AA9/11 approvato con provvedimento del 18 maggio 2012 poteva essere utilizzato fino al 30 settembre 2015 qualora non fosse necessario optare per i regimi fiscali agevolati.
Link diretto qui
Compilazione e invio
Per compilare e trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate dichiarazioni, modelli, richieste, comunicazioni o anche effettuare versamenti, è possibile utilizzare i software di compilazione e i software di controllo messi a disposizione dall’Agenzia o reperibili sul mercato (solo per i software di compilazione), e procedere alla predisposizione, verifica ed invio del “file” creato.
Nel menù di sinistra sono presenti le informazioni relative:
- alla modalità di presentazione telematica
- al software di compilazione e/o controllo messo a disposizione dall’Agenzia
- all’invio del file tramite i servizi Fisconline/Entratel (è necessario registrarsi ai servizi telematici qui).
Ricevute
Le ricevute dei documenti trasmessi sono disponibili nella sezione “Ricevute”. Per ogni documento inviato telematicamente e regolarmente acquisito dal sistema, viene predisposta una comunicazione di avvenuta presentazione. Se, invece, i dati trasmessi non sono corretti, il sistema produce una comunicazione di scarto. Gli utenti Fisconline possono visualizzare e stampare la comunicazione direttamente dal sito web. Gli utenti Entratel devono scaricare il file con le ricevute sul loro computer ed elaborarlo con l’applicazione Entratel.
Normativa e prassi
Normativa
Provvedimento del 3 giugno 2015 – pdf – Approvazione del modello AA9/12 da utilizzare per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto delle persone fisiche, delle relative istruzioni e delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati. Approvazione delle istruzioni e delle specifiche tecniche per la compilazione del modello AA7/10, da utilizzare per la domanda di attribuzione del numero di codice fiscale e dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto dei soggetti diversi dalle persone fisiche
Provvedimento del 18 maggio 2012 – pdf – Approvazione del modello AA9/11 da utilizzare per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto delle persone fisiche, delle relative istruzioni e delle specifiche tecniche per la trasmissione telematica dei dati. Approvazione delle istruzioni per la compilazione del modello AA7/10, approvato con provvedimento del 29 dicembre 2009, da utilizzare per le dichiarazioni di inizio attività, variazione dati o cessazione attività ai fini dell’imposta sul valore aggiunto dei soggetti diversi dalle persone fisiche (Pubblicato il 21/05/2012)
Prassi
Risoluzione n. 93 del 21/09/2011 – pdf Chiusura delle partite IVA inattive – Chiarimenti richiesti
Come compilare il modello AA9/12
Se decidete di provvedere autonomamente all’apertura della Vostra Piva depositando copia del modello aa9/12 presso uno sportello AdE o inviando una raccomandata, consiglio di leggere con attenzione le istruzioni che trovate insieme alla copia pdf del modello qui.
Vediamo ora come procedere operativamente nella compilazione:
- Recati sul sito Agenzia delle Entrate, troverai questa Homepage
- Clicca su “cosa devi fare”
- Menù a tendina a sinistra, clicca su “richiedere”
- Elenco servizi, clicca su “partita iva – inizio attività”;
- Elenco servizi, clicca su “apertura, variazione e chisura persone fisiche (modello aa9/12);
- menù a tendina a sinsitra, clicca su “modello e istruzioni”.
MODELLO AA9/12
Frontespizio
Nel frontespizio viene richiesta l’indicazione del “codice fiscale” della persona fisica che sta richiedendo l’attribuzione della Piva.
Sempre nel frontespizio, a lato rispetto le celle dedicate al codice fiscale, viene richiesta l’indicazione
numerica delle pagine. Quindi indicare “01“.
Quadro A
Nel Quadro A, occorre barrare il tipo di comunicazione che stiamo effettuando. Se un’attivazione, variazione dati, cessazione o richiesta duplicato dati. In questo specifico caso stiamo procedendo ad un’apertura di Piva, quindi barriamo la casella 1.
1 = Inizio Attività.
A destra della casella 1, troviamo la richiesta dell’indicazione della data di inizio attività. Compiliamo quindi la data secondo la nostra esigenza, ricordando che è possibile aprire una Piva retroattiva di 30 giorni rispetto alla data di presentazione del modello aa9/12.
Per le altre tipologie di comunicazione: variazione, cessazione o richiesta duplicato dati, vengono richiesti anche partita iva oltre che l’indicazione della tipologia di comunicazione e la relativa data.
Quadro B
Quadro B – dati identificativi -.
- In questa sezione occorre indicare denominazione della “ditta“, “nome” e “cognome” del contribuente senza alcuna abbreviazione. Trattandosi di persone fisiche, la “denominazione” della “ditta” potrà anche coincidere con il “nome” e il “cognome” del contribuente. Oppure sarà possibile attribuire un nome alla ditta (es. “Abc” di Carolina Casolo). Riportando la denominazione occorrerà rispettare i caratteri minuscoli e maiuscoli secondo la propria discrezione. Nel caso di “denominazioni” molto lunghe, eliminare titoli onorifici, professionali e simili eventualmente presenti.
- Nella sezione riservata ai “soggetti non residenti” si deve indicare l'”indirizzo completo“* nonchè la città di svolgimento dell’impresa. Trattandosi di persone fisiche, l’indirizzo potrà coincidere con quello di residenza, ovvero con l’abitazione. La richiesta di indicazione di “stato estero” e “numero identificativo iva stato estero” sono indicazioni richieste a tutti i soggetti esteri residenti in altro stato membro dell’Unione Europea, indicando il numero di identificazione ai fini IVA attribuito dallo stato di appartenenza.
* L’ “indirizzo completo” richiesto in questa sezione si riferisce all’attività prevalente. Nel caso in cui si svolgano altre attività, non prevalenti, con altri luoghi di esercizio, tali dati verranno riportati nella quadro G. Non occorre presentare modello aa9/12 di variazione dati se dovesse variare la prevalenza di un’attività su un’altra. Se invece dove essere intrapresa una nuova attività realmente prevalente rispetto a quelle già avviate e comunicate, i riferimenti andranno comunicati in questa sezione. I dati dell’attività prevalente precedente andranno riportati nel quadro G, barrando la casella “C” solo se tale attività risulta cessata. Altrimenti verrà considerata automaticamente “attività secndaria“.
N.B.
Nel nostro caso specifico, quello del commerciante di auto e moto usate, sarà sufficiente compilare solo ed esclusivamente la sezione relativa a “ditta”, “nome” e “cognome”. Non è infatti possibile, per i soggetti non residenti, svolgere tale attività in forma individuale in Italia.
Quadro B – attività esercitata e luogo di esercizio -.
In questa sezione del quadro B si richiede, rispetto all’attività prevalente (per le attività secondarie si rimanda al Quadro G) l’indicazione del “codice attività” ossia del codice ateco abbinato al tipo di attività esercitata e la “descrizione attività” cioè la specifica dell’attività esercitata, ovvero la descrizione del codice attività indicato.
Di seguito è richiesta l’indicazione del “volume d’affari presunto“. Lo stesso va dichiarato in caso di “inizio attività” o se viene intrapresa una nuova attività prevalente, solo ed esclusivamente se il contribuente ritenga di produrre nel corso dell’anno solare (o di una frazione dello stesso), un volume da affari a cui sono applicate disposizioni speciali (es.agricoltori esonerati, soggetti che effettuano spettacoli viaggianti etc.).
Per determinare il “volume d’affari” – che si esprime in euro, arrotondando per eccesso o per difetto a seconda che il decimale sia superiore o inferiore a 50 cent. – si rimanda agli artt. 20 e 36 e alle specifiche norme che disciplinano i regimi speciali.
N.B. E’ consuetudine per gli inizi attività di nuove attività indicare una cifra che si attesti tra i 5.000, 00 e 10.000, 00 euro.
In ultimo è richiesta l’indicazione sul luogo di esercizio dell’attività:
- Indirizzo completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
- Cap;
- Comune di residenza;
- Sigla della provincia relativa al comune di residenza.
Quadro B – regimi agevolati e attività di commercio elettronico –
In questa sezione del quadro B ci viene data la possibilità di fleggare la casella relativa ai “regimi agevolati”. Oggi attualmente l’unico regime agevolato in essere è il “regime forfettario”. Pertanto, fleggando quella casella, stiamo comunicando all’AdE di assegnarci una partita iva in regime forfettario. Inoltre ci viene richiesta l’indicazione del sito internet (indirizzo) se già attivo e se esistente ed utile per la nostra attività, e l’indicazione del relativo provider.
Quadro C
Nel Quadro C invece vengono richieste le indicazioni anagrafiche e di residenza del titolare che sta richiedendo l’attribuzione di partita iva:
- Codice fiscale;
- Nome;
- Cognome;
- Data di nascita;
- Comune di nascita;
- Sigla della provincia relativa al comune di nascita;
- Residenza anagrafica o domicilio fiscale se regolarmente denunciato completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
- Cap;
- Comune di residenza;
- Sigla della provincia relativa al comune di residenza.
N.B. A lato della residenza anagrafica o domicilio fiscale è possibile barrare la casella relativa le “scritture contabili” solo se le stesse sono effettivamente conservate presso la residenza o domicilio fiscale e non presso lo studio commercialista che Vi assiste.
N.B.B. Nel caso presentiate Voi in autonomia il modello aa9/12 presso lo sportello AdE o mezzo raccomandata, tenete presente che il codice fiscale da indicare nel frontespizio e quello da indicare nel quadro C, devono conincidere. Cioè deve essere il medesimo codice fiscale.
Quadro D
Nel Quadro D invece vengono richieste le indicazioni anagrafiche e di residenza del titolare che sta richiedendo l’attribuzione di partita iva:
- Codice fiscale;
- Nome;
- Cognome;
- Data di nascita;
- Comune di nascita;
- Sigla della provincia relativa al comune di nascita;
- Residenza anagrafica o domicilio fiscale se regolarmente denunciato completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
- Cap;
- Comune di residenza;
- Sigla della provincia relativa al comune di residenza.
Quadro E F (seconda pagina)
Nella seconda pagina, nel caso specifico del commerciante di auto e moto usate, occorre compilare solo il quadro F – sezione 1 – indicazione luogo conservazioni scritture contabili.
Questa maschera è dedicata a tutti i contribuenti che conservano le scritture contabili in altri luoghi rispetto la propria residenza anagrafica o domicilio fiscale.
Per esempio presso lo studio commercialista.
In questo caso, solo dopo aver ricevuto l’autorizzazione dallo studio stesso, è possibile indicare i seguenti dati:
- Tipo di Comunicazione: A = attivazione
- Codice fiscale della società di elaborazione dati e o codice fiscale titolare studio;
- Residenza anagrafica o domicilio fiscale se regolarmente denunciato completo (città, via/piazza, numero civico, palazzina, interno)
- Cap;
- Comune di residenza;
- Sigla della provincia relativa al comune di residenza.
Ovviamente si compila questo quadro solo ed esclusivamente non sia già stata fleggata la casella per conservare le scritture contabili presso il proprio domicilio fiscale o residenza anagrafica.
Sezione 1
Sezione 2
Sezione 3
Quadro F
Sezione 1
Sezione 2
Quadro G
Questo quadro è riservato ai contribuenti che esercitano anche altre attività.
Delega
Nel caso in cui si presentasse il modello cartaceo è possibile delegare terzi alla presentazione compilando l’apposito spazio.
Termina qui la guida definitiva su come aprire partita iva per commercianti di auto e moto usate. Se ti è servita ti chiedo di mettere un like e condividere questo contenuto con i tuoi colleghi. Se qualcosa non fosse chiaro puoi sempre contattarmi, sarò lieta di rispondere alle tue domande! 🙂
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c’è un errore grave in questo articolo.
La piva si apre alla Camera di Commercio con Com.Unica (comunicazione unica)
non all’Agenzia delle Entrate con il modello AA9
Caro Vito,
mi dispiace contraddirti ma non c’è alcun errore in quanto scritto:
E’ possibile aprire presso entrambi gli enti la partità iva. A prescindere dalla modalità la P.IVA non viene aperta in Camera di Commercio come erroneamente mi segnali nel tuo commento. La partita Iva viene aperta con software COMUNICA che appunto “comunica” a tutti gli enti l’apertura della posizione, ovvero Agenzia delle Entrate, Inail, Inps e Camera di Commercio.
Pertanto quando si compila la pratica con COMUNICA per ottenere P.IVA è appunto l’Agenzia delle Entrate che restituisce il modulo di attribuzione della stessa, non certo la Camera di Commercio. Quest’ultima fornirà invece la certificazione di iscrizione in Camera di Commercio e successivamente rilascerà Visura Camerale.
Detto ciò, segnalo che a Milano relativamente alle posizioni COMMERCIANTE AUTO USATE, ho riscontrato molti problemi di evasione pratica utilizzando COMUNICA. Dati questi problemi, che implicavano anche la pratica di carico e scarico da effettuarsi in Comune con relativa vidimazione degli appositi libri, ho provveduto di persona a sbloccare il tutto richiedendo il rilascio della sola P.IVA all’Agenzia delle Entrate e non attraverso COMUNICA. Superato questo incaglio, ho poi utilizzato COMUNICA per iscrivere i clienti agli altri enti.
Se ci fosse qualcosa che ancora non ti è chiaro, non esitare a contattarmi. Sono qui per questo.
Grazie
Carolina
Salve Signora Carolina,
Vorrei chiederle se per fare il venditore di auto serve una sorta di “patentino”, come per gli agenti immobiliari per esempio (o gli assicuratori) , oppure può essere semplicemente svolta aprendo una p.iva.
La ringrazio anticipatamente per la sua cortese attenzione.
Cristian.
Buongiorno! No, non occorre alcun patentino o abilitazione. È sufficiente aprire partita iva con apposito codice Ateco dedicato all’attività ‘commercio di auto e moto usate’. Differente invece l’iter per rendere attiva la partita iva a seconda che sia un commerciante solo online, un commerciante per conto terzi o un concessionario. Grazie per averci contattato, resto a disposizione per eventuali dubbi e o chiarimenti. Carolina
Buonasera, ho appena aperto l’attività di commercio auto usate. Necessito di fare una targa prova, ho visto che fornite questo servizio. In che città operate? Grazie
Buongiorno operiamo digitalmente su tutta Italia! Resto a disposizione per eventuali dubbi e o altre info!
Buon giorno,
ho letto tutta la vostra guida con molto interesse e, allo stesso modo di Mirko sarei interessato a simile attività.
Pur conscio di poter affrontare la procedura da solo, per ragioni di tempo, sarebbe più consono se mi aiutasse ed espletasse le pratiche, un professionista.
Voi siete disponibili, ovviamente compensando le prestazioni.
Grazie per riscontro. Cordialità
Buongiorno grazie per averci contattato. Se mi fornisce il suo comune di residenza verifico requisiti e adempimenti e Le invio un preventivo. In caso di accettazione del preventivo provvederemo ad espletare gli adempimenti !
Grazie
Carolina
Carolina buon giorno,
scusi il ritardo nella risposta, non ero più entrato nella pagina.
Dispongo di un domicilio fiscale a Milano. Inoltre ho un contratto di affitto regolarmente registrato, di un garage. La residenza è estera iscritto AIRE. L’attività si svolgerà unicamente nel territorio italiano.
Mia e-mail: mondomondo@mac.com
Telefono: 377-5405505
Buongiorno, ho letto l’articolo e ho un dubbio: è possibile iniziare l’attività di commerciante senza avere un capannone o luogo commerciale dove riporre le auto? Pensavo di tenerle almeno inizialmente nel mio garage e cortile di casa essendo per ora solo un attività secondaria e online.
Buongiorno grazie per averci scritto.
La normativa in merito all’obbligatorietà di un capannone / garage rimanda alle disposizioni comunali.
Pertanto prima di poterTi dare una risposta certa necessito di sapere il comune di residenza dell’attività.
Grazie
Carolina
Il cortile dove penso di mettere le auto almeno all’inizio è a Carbonate (CO)…
salve
per i comune di ( Piacenza o Cremona )si può aprire la partita IVA senza l’obbligo del deposito?
grazie
Intende senza obbligo di locali per lo stokkaggio delle auto ?
Salve io vorrei avviare l’attività di commerciante di auto usate mi può fare un preventivo per l’apertura e la richiesta della targa di prova
Buongiorno e grazie per averci contattato 🙂
Per aprire partita iva e relative iscrizioni agli enti e per poi procedere alla richiesta e rilascio della targa prova, Le segnalo di seguito i costi:
– apertura partita iva;
– iscrizione in camera di commercio;
– iscrizione inail (se dovuta);
– iscrizione inps gestione commercianti;
– redazione e presentazione SCIA;
– attivazione partita iva;
– apertura pec.
Euro 770 + iva + spese vive.
Pratica rilascio targa prova Euro 140.00 (il prezzo si intende ivato e comprensivo di spese vive).
Mi può dire dove svolgerà la Sua attività? Comune e Provincia.
Grazie
resto a disposizione,
Carolina
Buonasera Carolina, sono interessato all’inizio dell’attività di vendita di auto usate. Non posseggo tuttavia locali adatti allo stoccaggio delle vetture, può informarmi se nel comune di Montecorvino Rovella (SA) è richiesto un locale ad uso commerciale? Se si,mi sa dire se nella provincia esistono comuni che non lo richiedono? Grazie in anticipo,cordiali saluti.
Buongiorno certo mi informo.
Le chiedo però di inoltrarmi una mail con la richiesta a info@giovaniconlapiva.info
Grazie
Carolina
Ma voi fornite preventivi di spesa per l’avvio, gratuitamente, agli interessati?
Vi fate carico anche della gestione fiscale successivamente, come consulenti?
Grazie
Buonasera!
Grazie per averci contattato!
Certo offriamo un servizio di prima consulenza gratuito e preventivo se richiesto.
Successivamente supportiamo il cliente anche per la tenuta della contabilità e gli adempimenti fiscali (dichiarazione dei redditi – bilancio etc.).
Resto a disposizione,
Carolina
Salve, volevo sapere se ci sono alcuni agevolazioni per i ragazzi giovani che vogliono aprire la partita iva per fare commerciante delle auto usate. Grazie in anticipo per la risposta.!
Buongiorno!
No purtroppo non ci sono agevolazioni per avviamento partite iva.
Mi dispiace,
Carolina
Buongiorno, la mia domanda è questa: Se fossi un privato, l’acquisto della vettura mi costerebbe (più o meno) dalle 400 alle oltre 1.500 euro per un discorso di “trapasso”; se fossi invece un commerciante con p.iva per auto/moto usate, questa transazione quanto costerebbe? Grazie
Mario
Buongiorno sig.Mario non so dirLe il costo di un minipassaggio di proprietà. Dovrebbe contattare la motorizzazione o l’Aci.
Posso solo confermarLe che in caso di attività autonoma quale commerciante di auto e moto usate godrebbe del mini passaggio di proprietà.
Le segnalo però che diventare un commerciante di auto e moto usate richiedere un costo economico iniziale di almeno 600/800 euro e tale attività non è finalizzata all’acquisto di un’auto o di una moto da tenere in carico sulla partita iva per medio lungo tempo, ma si presuppone una certa turnazione di veicoli.
Resto a disposizione,
Carolina
Grazie della risposta, però vorrei capire meglio… Ad esempio: Apro la p.iva e divento commerciante a tutti gli effetti; trovo un privato che vuole vendere l’auto ed io la compro. La tengo 2 o 3 mesi in attesa di trovare un acquirente che può essere un altro privato oppure un altro commerciante o concessionario od altro ente con p.iva… la domanda è: Oltre al costo dell’auto, ho anche delle altre spese di acquisto (come avviene tra privati col trapasso) oppure me la tengo in attesa di rivenderla? (non comprendo quando scrive del “mini passaggio”… mai sentito).
Grazie
Il mini passaggio è un trapasso con un costo ridotto (a seconda dell’auto) che viene concesso a chi è commerciante.
Beh chiaramente avendo una partita iva acquisterà l’auto, la stessa andrà a libro cespiti e quindi sarà ammortizzata, poi occorrerà rivenderla e pagherà le tasse sul margine prodotto.
Cordialità
Carolina
Perfetto. Grazie mille. Ora vado alla ricerca della differenza di costo del trapasso che c’è fra l’essere privato e l’essere commerciante.
Saluti 🙂
Salve, leggo solo ora questa conversazione io sarei interessato all’apertura di un’attivita Di vendita veicoli nuovi ed usati “online”, premetto che ho un deposito di mia proprietà per stock are le vetture. Le volevo chiedere un preventivo per un’avvip attività (Srl) e se svolgendo dell’attivitá online posso usufruire del mini passaggio e della targa prova. Resto in attesa di riscontro
Saluti
Ciao Raffaele e grazie per avermi scritto.
Questo genere di consulenze le svolgo via Skype il sabato. Il costo è di 30 Euro iva inclusa per 30 minuti di call. Se sei interessato puoi acquistare la consulenza qui, definiremo successivamente per email l’orario per te più comodo.
Grazie!
Carolina
Buongiorno,
vorrei chiedervi se si apre un attività, in provincia di Torino, come rivenditore di auto principalmente usate, ma si tengono in conto vendita 1 o 2 auto nuove, l’intero locale (60 mq) deve essere commerciale o solo l’ufficio in cui si gestisce la compravendita? grazie in anticipo
Gentile Federica,
per poter vendere auto usate tenute in conto vendita deve disporre di un salone quindi di una superficie commerciale (intero locale).
Sono poi da attivare due codici attività differenti, uno per la vendita dell’usato e uno per la vendita normale.
Se intende avvalersi di un regime agevolato come il “forfetario” Le segnalo che vendendo auto usate che si avvalgono di un particolare regime iva, non pu avvalersi del regime forfetario, ma deve necessariamente aprire il regime ordinario semplificato.
Resto a disposizione,
cordialmente
Carolina
Buongiorno, abito a Padova (PD),
Volevo sapere se nel mio comune è possibile aprire la P.IVA senza dover necessariamente avere un capannone o autosalone.
Rimango in attesa di un vostro riscontro.
Grazie
Buongiorno Daniele, mi scuso per il ritardo con cui ti sto rispondendo. A causa di importanti cambiamenti interni negli ultimi mesi, non sono stata in grado di rispondere in modo puntuale ai quesiti dei nostri utenti. Qualora avessi ancora bisogno di assistenza per il tuo caso, ti invito a visitare il sito di Fiscozen, nostro partner tecnologico per la gestione di partita iva regime forfettario e regime semplificato, a questo link. In calce alla pagina trovi un form per entrare in contatto – senza impegno – con un esperto.
Grazie per averci scritto,
Carolina
Salve, ho una posizione iva come artigiano, di tanto in tanto acquisto auto che rimetto a posto e poi rivendo, posso aggiungere una variazione alla mia partita iva per poter acquistare auto potendo usufruire della minivoltura senza cambiare la mia attività principale. Grazie
Ciao Daniele,
dipende da che regime fiscale hai. Se sei in regime agevolato (ex regime dei nuovi minimi o forfettario) no. Non è possibile in quanto il codice ateco per la compravendita di auto e moto usati richiede un speciale regime iva che non ti permette di utilizzare il regime fiscale agevolato.
Diversamente se sei in regime fiscale ordinario, ti confermo che puoi inserire un nuovo ateco.
A presto,
Carolina
Salve, desideravo avere un informazione.In questo settore del commercio e rivendita di auto usate,con l’apertura della partita iva oltre che l’imposizione sulla vendita , e le varie tasse, bisogna sostenere dei costi annuali per l’IMps? Se si quali? E anche se si fattura 0?
Nell’attesa di una risposta le auguro Buona serata
Marco
Ciao Marco, scusa la risposta tardiva, ma il periodo delle scadenze fiscali è stato molto denso!
Si ti confermo che devi versare 3717 euro a fronte di 0 euro di incasso.
SI chiama contributo minimale IVS.
Tale importo non deve essere versato se parallelamente sei assunto full time presso un’azienda terza.
A presto,
Carolina
Buongiorno,
sto pensando di aprire una p.iva da commerciante auto usate nella provincia di Torino e vorrei sapere se sono previste per caso delle agevolazioni fiscali nei primi anni di attività che sono sicuramente i più difficili per avviare il lavoro.
Grazie!
Cordiali saluti
Per poter avviare l’attività di “commerciante di auto e moto usate” occorre aprire una ditta individuale (attività iscritta in Camera di Commercio) con codice Ateco 45.11.02.
Ovviamente questo codice Ateco definirà l’attività primaria della partita iva, potrai comunque aggiungere altri codici Ateco se lo desideri per svolgere altre attività.
Per poter inserire il codice Ateco 45.11.02. occorre:
– apertura partita iva in agenzia entrate e presso gli enti dedicati (Camera di Commercio, Inps Gestione Commercianti etc.).
La pratica avverrà in due momenti:
– comunicazione con software “comunica” ad agenzia entrate – inps e camera di commercio;
– presentazione telematica SCIA presso Suap comune di residenza dell’attività.
Se sei assunto full time da azienda terza non sei tenuto al versamento dei contributi fissi minimali gestione commercianti in quanto assorbiti dalla contribuzione versata per Tuo conto dal Tuo datore di lavoro.
Se però superi un reddito imponibile di Euro 15.548, 00 (fatturato – costi – oneri deducibili – onere detraibili) oltre la tassazione irpef è dovuta un’aliquota del 24% sul reddito in eccedenza.
Se invece non sei assunto full time sei tenuto al versamento dei contributi fissi minimali per euro 3.717.00 di cui possiamo chiedere riduzione del 35% in sede di inizio attività mediante apposita istanza.
La particolare attività che vai a svolgere con l’attività di commercio di auto usate implica che tu non possa accedere al regime agevolato forfettario in quanto l’attività che svolgi utilizza un particolare regime iva che Ti esclude in automatico dalle agevolazioni.
Pertanto devi essere inquadrato con il regime ordinario semplificato.
La tassazione Irpef è dovuta sul reddito imponibile e varia da scaglione di reddito a scaglione di reddito.
Es. fino a 15.000,00 euro = 23%, oltre i 15.000,00 fino ai 28.000, 00 euro = 28% e cosi via fino a raggiungere l’aliquota del 43%.
Ti ricordo che i redditi da attività autonoma e attività dipendente si sommano in sede di mod. unico.
Il costo di apertura e attivazione della partita iva è di circa 500.00 Euro tra onorari accessori e spese vive.
Le spese vive variano da comune a comune.
Altro adempimento obbligatorio è quello di acquistare (presso Buffetti) il libro di carico e scarico dei beni 🙂
Prima del 2017 era obbligatorio vidimarlo presso la Questura di residenza a pagamento.
Ora invece non è più obbligatorio. Quindi devi solo aggiornarlo con gli acquisti e le vendite.
Devono essere scrupolosamente riportati tutti gli acquisti con le corrette date e gli importi oltre che i documenti dei venditori.
Lo stesso per le vendite.
La partita iva in sede di apertura viene già abilitata a vendere e acquistare entro i confini dell’Unione Europea. Cioè viene inclusa nei registri VIES.
Ogni anno devi versare i diritti per l’iscrizione in camera di commercio (circa 90 euro).
Per quanto riguarda invece la targa prova Ti segnalo che puoi richiedere la targa prova per auto e rimorchio o quella per moto o entrambe.
Per poterle richiedere devi avere già la visura di evasione attiva con il codice corretto.
Il costo è di 140 euro a targa prova tra parcella e spese vive. Devi rinnovarla annualmente 85.00 euro tra spese e onorario e per cessarla invece il costo è di 55.00 euro tra spese e onorario.
La targa prova ha validità annuale e all’interno dell’Italia di San Marino e della Germania e dell’Austria 🙂
Di seguito pagina con indicazione RCA targa prova !
http://giovaniconlapiva.info/libera-professione/targa-prova-assicurazione-rc/
Di seguito Ti indico poi – SENZA IMPEGNO (:-)) una proposta commerciale per tenuta contabilità e adempimenti fiscali!
Il costo è di Euro 600.00 + iva l’anno chiavi in mano cioè comprensivo di tutti questi servizi:
– domiciliazione scritture contabili;
– registrazione fatture attive, passive e ricevute;
– predisposizione liquidazione iva;
– predisposizione e inoltro al cliente del modello f24 per iva, se necessario;
– predisposizione e inoltro al cliente del modello f24 per ritenute d’acconto, se necessario;
– bilancini di verifica trimestrale;
– elaborazione ed invio modello unico completo (quadri necessari, tenendo conto anche dei cud ove ci fossero);
– stanziamento imposte e contributi (anche rateizzati);
– predisposizione ed invio al cliente f24 imposte e contributi;
– elaborazione ed invio altri adempimenti obbligatori quali doppio spesometro, dichiarazioni iva, modello 770 etc.;
– stanziamento magazzino;
– predisposizione ed invio al cliente f24 per imu e tasi;
– gestione cassa previdenziale;
– consulenza generica e specifica;
– intrastat e black list.
Unico costo extra: affiliazione community #giovaniconlapiva
Ti linko pagina e servizi 🙂
http://giovaniconlapiva.info/shop/affiliazione/affiliazione-giovani-con-la-piva-consulenza-partita-iva/
Resto a disposizione per eventuali dubbi e o chiarimenti!
Salve io vorrei avviare l’attività di commerciante di auto usate mi può fare un preventivo per l’apertura e la richiesta della targa di prova sono da casal di principe prv di caserta . vorrei sapere come funziona grazie mille e
Per poter avviare l’attività di “commerciante di auto e moto usate” occorre aprire una ditta individuale (attività iscritta in Camera di Commercio) con codice Ateco 45.11.02.
Ovviamente questo codice Ateco definirà l’attività primaria della partita iva, potrai comunque aggiungere altri codici Ateco se lo desideri per svolgere altre attività.
Per poter inserire il codice Ateco 45.11.02. occorre:
– apertura partita iva in agenzia entrate e presso gli enti dedicati (Camera di Commercio, Inps Gestione Commercianti etc.).
La pratica avverrà in due momenti:
– comunicazione con software “comunica” ad agenzia entrate – inps e camera di commercio;
– presentazione telematica SCIA presso Suap comune di residenza dell’attività.
Se sei assunto full time da azienda terza non sei tenuto al versamento dei contributi fissi minimali gestione commercianti in quanto assorbiti dalla contribuzione versata per Tuo conto dal Tuo datore di lavoro.
Se però superi un reddito imponibile di Euro 15.548, 00 (fatturato – costi – oneri deducibili – onere detraibili) oltre la tassazione irpef è dovuta un’aliquota del 24% sul reddito in eccedenza.
Se invece non sei assunto full time sei tenuto al versamento dei contributi fissi minimali per euro 3.717.00 di cui possiamo chiedere riduzione del 35% in sede di inizio attività mediante apposita istanza.
La particolare attività che vai a svolgere con l’attività di commercio di auto usate implica che tu non possa accedere al regime agevolato forfettario in quanto l’attività che svolgi utilizza un particolare regime iva che Ti esclude in automatico dalle agevolazioni.
Pertanto devi essere inquadrato con il regime ordinario semplificato.
La tassazione Irpef è dovuta sul reddito imponibile e varia da scaglione di reddito a scaglione di reddito.
Es. fino a 15.000,00 euro = 23%, oltre i 15.000,00 fino ai 28.000, 00 euro = 28% e cosi via fino a raggiungere l’aliquota del 43%.
Ti ricordo che i redditi da attività autonoma e attività dipendente si sommano in sede di mod. unico.
Il costo di apertura e attivazione della partita iva è di circa 500.00 Euro tra onorari accessori e spese vive.
Le spese vive variano da comune a comune.
Altro adempimento obbligatorio è quello di acquistare (presso Buffetti) il libro di carico e scarico dei beni 🙂
Prima del 2017 era obbligatorio vidimarlo presso la Questura di residenza a pagamento.
Ora invece non è più obbligatorio. Quindi devi solo aggiornarlo con gli acquisti e le vendite.
Devono essere scrupolosamente riportati tutti gli acquisti con le corrette date e gli importi oltre che i documenti dei venditori.
Lo stesso per le vendite.
La partita iva in sede di apertura viene già abilitata a vendere e acquistare entro i confini dell’Unione Europea. Cioè viene inclusa nei registri VIES.
Ogni anno devi versare i diritti per l’iscrizione in camera di commercio (circa 90 euro).
Per quanto riguarda invece la targa prova Ti segnalo che puoi richiedere la targa prova per auto e rimorchio o quella per moto o entrambe.
Per poterle richiedere devi avere già la visura di evasione attiva con il codice corretto.
Il costo è di 140 euro a targa prova tra parcella e spese vive. Devi rinnovarla annualmente 85.00 euro tra spese e onorario e per cessarla invece il costo è di 55.00 euro tra spese e onorario.
La targa prova ha validità annuale e all’interno dell’Italia di San Marino e della Germania e dell’Austria 🙂
Di seguito pagina con indicazione RCA targa prova !
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Di seguito Ti indico poi – SENZA IMPEGNO (:-)) una proposta commerciale per tenuta contabilità e adempimenti fiscali!
Il costo è di Euro 600.00 + iva l’anno chiavi in mano cioè comprensivo di tutti questi servizi:
– domiciliazione scritture contabili;
– registrazione fatture attive, passive e ricevute;
– predisposizione liquidazione iva;
– predisposizione e inoltro al cliente del modello f24 per iva, se necessario;
– predisposizione e inoltro al cliente del modello f24 per ritenute d’acconto, se necessario;
– bilancini di verifica trimestrale;
– elaborazione ed invio modello unico completo (quadri necessari, tenendo conto anche dei cud ove ci fossero);
– stanziamento imposte e contributi (anche rateizzati);
– predisposizione ed invio al cliente f24 imposte e contributi;
– elaborazione ed invio altri adempimenti obbligatori quali doppio spesometro, dichiarazioni iva, modello 770 etc.;
– stanziamento magazzino;
– predisposizione ed invio al cliente f24 per imu e tasi;
– gestione cassa previdenziale;
– consulenza generica e specifica;
– intrastat e black list.
Unico costo extra: affiliazione community #giovaniconlapiva
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Resto a disposizione per eventuali dubbi e o chiarimenti!
Salve
Mi scusi per caso puoi lasciare un numero di telefono per parlare con lei?
Grazie mille
Salve Giovanni, mi scuso se rispondo solo ora ma causa importanti cambiamenti interni alla nostra realtà, non sono stata in grado di rispondere puntualmente ai nostri utenti negli ultimi mesi. Quanto alla sua richiesta, prima di fornire il mio contatto telefonico, per prassi si richiede un primo contatto vie email con indicazione dei quesiti/esigenze. Puoi dunque scrivere a info@giovaniconlapiva.info.
Grazie per averci scritto,
Carolina
Salve lavoro X una partecipata in un’inceneritore guadagno circa 28000 euro lordi all’anno,vorrei aprire una partita iva X commercio di auto usate.Vorrei sapere quante tasse vado a pagare con il doppio reddito .grazie
Salve Walter, sono molto dispiaciuta di rispondere solo ora al tuo quesito. Importanti cambiamenti interni alla nostra realtà non mi hanno permesso di dare risposte tempestive agli utenti negli ultimi mesi. Se hai ancora necessità di ricevere informazioni ti invito a visitare il sito di Fiscozen, nostro partner tecnologico per la gestione di partita iva regime forfettario e regime semplificato, a questo link. In calce alla pagina troverai un form per prendere contatto – senza impegno – con un esperto e a cui rivolgere tutte le tue domande.
Grazie per averci scritto,
Carolina
ciao, con un amico vorremmo provare la vendita di auto usate, attualmente siamo entrambi impiegati regolarmente con RAL tra 20 e 25 mila e questo sarebbe un secondo lavoro. Potete dirci i costi iniziali per il primo anno e quelli successivi al primo? e se non fatturiamo nulla per un anno?
grazie mille.
Andrea
Ciao Andrea,
sono molto dispiaciuta di rispondere solo ora al vostro quesito. Importanti cambiamenti interni alla nostra realtà non mi hanno permesso di dare risposte tempestive agli utenti negli ultimi mesi. Se avete ancora necessità di ricevere informazioni vi invito a visitare il sito di Fiscozen, nostro partner tecnologico per la gestione di partita iva regime forfettario e regime semplificato, a questo link. In calce alla pagina troverai un form per prendere contatto – senza impegno – con un esperto e a cui rivolgere tutte le tue domande.
Grazie per averci scritto,
Carolina
salve, ma un commerciante di auto deve dare la garanzia, quando rivende l’auto?
Ciao Andrea,
perdona il ritardo nella risposta. Per ottenere rapidamente risposta alle tue domande ti suggerisco di entrare in contatto, senza impegno, con il nostro partner Fiscozen: soluzione per gestire partita iva e dichiarazione tutto online con supporto costante di consulenti esperti.
Attraverso il seguente link accederai al sito di Fiscozen https://www.fiscozen.it/?form&coupon=GIOVANI50 . Scorrendo la pagina troverai un form di contatto attraverso cui potrai richiedere tutte le informazioni che desideri naturalmente senza impegno. Il form è il medesimo che trovi anche nell’articolo che hai appena commentato.
In qualità di partner Giovaniconlap.iva può fornire ai suoi utenti anche un sconto sul servizio di Fiscozen.
Quindi qualora dovessi decidere di attivare il servizio con loro avrai già diritto ad uno sconto di 50 Euro sull’abbonamento del primo anno.
Grazie e buon lavoro!
Carolina buona sera,
ci siamo sentiti credo un anno fa per dettagli su apertura ditta individuale per rivendita auto usate e ottenimento targa prova. Se mi contatta direttamente sulla mia e-mail, le affiderei incarico per l’espletamento delle pratiche c/o il Comune di Milano.
Attendo sue.
Mario
Buongiorno, io vorrei avviare un’attività di compravendita auto usate senza deposito. Vorrei porre alcune domande? 1) la tassazione applicata sulla vendita di un auto di quanto è? 2) io posso acquistare auto anche da un privato oppure per forza da un concessionario ? 3) di che cosa necessito per L apertura di questa attività ?
Ciao Gianluca per avere informazioni di questo tipo devi scriverci una mail a info@giovaniconlapiva.info.
A presto,
Carolina
Salve , ho una cooperativa mutualistica artigiana in piemonte ma vorrei aprire,utilizzando la stessa partita iva , una attività di commercio di auto usate. E’ possibile o le due cose sono incompatibili ? Nel caso in cui si potesse gli acquirenti dovranno diventare soci della cooperativa ?
Ciao Paolo,
l’attività di compravendita auto e moto usate richiede un particolare regime IVA, inoltre si tratta di un’attività puramente commerciale che poco ha a che fare con lo scopo di una cooperativa mutualistica artigiana.
Pertanto occorre aprire una realtà dedicata.
A presto,
Carolina