Ultimamente sono riemersa dalla pigrizia sociale ed ho iniziato a partecipare di nuovo a diversi eventi. Da eventi di natura professionale a e eventi fashion e glamour.
Come tutte le donne, il più grande dramma, rimane sempre e comunque il problema dell'”outfit”. Per quanti capi possiamo avere nella cabina armadio (tra cui molti, anzi moltissimi ancora con il cartellino) comunque non saremo mai soddisfatte.
E il mondo che viviamo oggi, che va a mille all’ora, dove il lavoro non finisce mai ed il tempo per se stessi scarseggia, anche lo shopping, quello vecchio, quello per cui girare tra negozi, toccare gli abiti e fare le code ai camerini, beh quello per me non esiste più.
Sono anni che non compro un abito in un negozio fisico. Non ho tempo e soprattutto non ho voglia. Non ho voglia delle commesse che ti stringono nella loro morsa per farti acquistare un completo che palesemente ti sta male. Non ho voglia di stare in coda per provare un abito in camerino che equivale alla gogna pubblica, visto che poi quando mi devo specchiare, devo uscire e farmi osservare da tutti. E soprattutto non ho voglia. Punto.
Quindi grazie a tutti gli e-commerce di questo mondo, casa mia ormai è un centro spedizioni in entrata :-))
Purtroppo però anche gli acquisti online hanno i loro “contro”. Spesso i capi ed i vestiti che vedi online, ti danno un’idea ben diversa di quando si presentano a casa tua. Vuoi per il tessuto, vuoi per le super modelle, o vuoi per i filtri, spesso il risultato non è buono. E qui di nuovo subentra la pigrizia. Perchè certo, potrei sicuramente rincartarlo e restituirlo come da regolamento sui resi e le restituzioni, ma che stress. E cosi il capo finisce nella cabina armadio, sotto l’etichetta “quando dimagrisco andrà bene” oppure “ma si può sempre servire”. E invece anche no.
Ma grazie ad una fortunata combinazione di conoscenze, lavoro e non lo so nemmeno io, ho rincontrato Vale dopo anni che non ci sentivamo e vedevamo. Vale è la mia amica storica del mare. Di quando tutte e due, adolescenti trascorrevamo le nostre estati in Sardegna. Gran bei tempi, ve lo assicuro. Lei di Roma, io di Milano, la Sardegna era il nostro punto di incontro. Non esisteva facebook nè whastapp e figuriamoci instagram, quindi via di sms e telefonate o a volte di letterine.
Poi si cresce e ci si perde di vista, ma arriva Zuckerberg e ci si ritrova nel 2008!
Vale ha sempre avuto un gusto particolare nell’abbigliamento, un occhio al futuro e ha sempre amato mixare. Prima ha aperto un negozio fisico a Roma, ma poi si è resa conto che gli anni 80 erano finiti da un pezzo. I costi di gestione, le normative ed il ricarico da applicare ai capi per stare insieme ti affossa se non sei Chanel. E cosi ha iniziato a fare la venditrice su Depop. Un market place dove ognuno può avere il proprio shop online. Depop funziona davvero bene e impone delle regole e normative da seguire per tutti i seller. Ovviamente Vale è sempre stata in regola fiscalmente, con la propria partita iva, ed è arrivata ad essere seguita da più di 40 mila follower. E oggi mi aiuta e mi consiglia su tutto <3
ll suo brand Ella Roma oltre ad essere seguitissimo è super recensito. Perchè Vale non solo vende capi belli, li prova su se stessa e passa ore a farti foto del capo, di come cade, di come dovresti indossarlo, ma ti chiede anche le misure per analizzare se il capo in questione ti cadrà bene o male e nel caso ti consiglia diversamente. Vale non vende solo abiti, vende qualità e competenza. Lei sta a metà tra una personal shopper e una commerciante (a volte si rivela anche influencer!).
Si perchè a vendere un abito di Twin Set indosso ad una modella alta 1.80 dalle forme perfette, siamo bravi più o meno tutti, ma vendere capi – di marchi magari poco conosciuti – a donne normali, non è mica troppo facile.
Cosi da Depop, Vale ha fatto il suo salto. Il salto nel mondo degli shop online dedicati: www.ellaroma.it shop online che vive di vita propria ed è parallelo allo shop online di Depop.
E’ un e-commerce personale – creato in questo caso con il CMS Shopify – dove trovate gli abiti e gli accessori che Vale vende sotto il proprio brand. E’ una realtà più professionale di Depop, la qualità delle foto e del design è di gran lunga superiore e attesta Vale tra competitor più alti in grado.
6 Step per aprire un negozio online
Inoltre per lanciare uno shop del genere occorre assolutamente essere inquadrati fiscalmente, non è un gioco e soprattutto non si è regolamentati da un’entità superiore come Depop (che magari per le prime vendite entro un tetto massimo di incassi non ti richiede un inquadramento fiscale obbligatorio).
Con un proprio shop online siamo tenuti ad avere per forza un nr. di partita iva, altrimenti si rischia l’oscuramento del sito e la sanzione.
Vediamo infatti come funziona l’iter burocratico per chi vuole vendere online tramite un proprio shop.
- aprire partita iva con inquadramento “commerciante”.
- aprire una PEC e richiedere la firma digitale.
- scegliere il codice Ateco per la vendita online -> commercio elettronico.
- predisporre la pratica di apertura, iscrizione ed attivazione della partita iva presso la Camera di Commercio -> ComUnica.
- iscriversi – sempre mediante pratica di ComUnica – alla previdenza Inps -> gestione commercianti Inps.
- verificare in base al proprio comune di residenza, se viene richiesto dal Suap la pratica di SCIA per inizio attività.
Insomma non è semplicissimo, ma nemmeno difficoltoso. Non è obbligatorio rivolgersi ad un professionista per l’iter sopra descritto, potete farlo anche in modalità autonoma. Non vi nego però che è davvero molto complicato ed occorrono le credenziali e le firme digitali per poter presentare le varie pratiche. Perciò se non siete armati di molta pazienza o non siete molto tecnologici, vi consiglio di rivolgervi a chi lo fa di mestiere, che può farvi risparmiare tempo, arrabbiature e soldi per la ri-presentazione delle prartiche non andate a buon fine.
Inoltre per ognuna/o di voi che decide di percorrere questa strada, è bene sapere che anche in questo caso ci sono dei costi fissi, e che occorre essere consapevoli di poterli coprire, altrimenti come per i negozi fisici, verrete spazzati via dalla concorrenza.
I costi fissi in questione sono:
- iscrizione annuale camera di commercio = circa 100, 00 Euro;
- versamento dei contributi Inps minimali = 3.717, 00 Euro;
- costo del professionista per la tenuta della contabilità e presentazione delle dichiarazioni = da 500,00 a 1.000, 00 Euro (a seconda del regime fiscale scelto).
Non tutto quello che è online è “zero spese”, quindi prima di procedere valutate con cura e soprattutto rivolgetevi ad un esperto anche solo per una consulenza.
Fate come Vale: usate la testa e seguite il vostro sogno!
Se siete interessati a normare fiscalmente il vostro e-commerce o volete chiedere maggiori dettagli, contattate il nostro partner contabile Fiscozen. Usa il form qui sotto 🙂